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Carlo Pondrelli

27 agosto 1867 - [?]

Scheda

Carlo Pondrelli, da Modesto e Geltrude Pondrelli; nato il 27 agosto 1867 a S. Lazzaro di Savena. Nel 1943 residente a Minerbio. Licenza elementare. Mezzadro. Iscritto al PSI.
Pur non ricoprendo cariche sindacali, fu sempre solidale con il fratello Germano, uno dei più impegnati capilega mezzadrili all'inizio del secolo, quando la categoria colonica lottava per la conquista di un capitolato provinciale, (vedi Germano Pondrelli).
Il 5 ottobre 14 fu arrestato a Molinella - dopo l'eccidio di Guarda - unitamente ai fratelli Antonio e Germano e ai figli Aldo e Roberto.
Senza un'accusa specifica, ma solo perché fratello di un capolega, restò in carcere per un paio d'anni.
Dopo essere stato prosciolto in istruttoria non venne liberato, ma internato nell'isola di Capraia (LI) sino al 21 febbraio 19. Lo stesso anno, dopo una rinuncia del fratello Germano, divenne l'«arzdóur» della sua numerosa famiglia colonica e capolega dei mezzadri di Molinella.
Per la sua attività politico-sindacale nel 1921 venne bastonato dai fascisti unitamente ai fratelli. Nel 1923, quando i fascisti diedero il «bando» a circa duecento famiglie socialiste di Molinella, la sua era la prima della lista. Con la moglie e i figili minori - mentre tre. Aldo, Marino e Roberto, per sottrarsi alle persecuzioni fasciste, espatriarono in Francia - si trasferì a Minerbio. Per vivere si mise a fare il bracciante e per qualche tempo andò al servizio di un mezzadro.
Per tutto il ventennio fascista fu vigilato dalla polizia. [O]