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Francesco Piola

18 Febbraio 1865 - 5 Agosto 1926

Scheda

Il giorno 5 agosto è morto, in Bologna, il prof. Francesco Piola, ordinario di fisica Tecnica alla R. Scuola di Ingegneria. Nato in Venezia il 18 febbraio 1865, si laureò in Pisa nel 1888. Fu prima assistente all'Istituto di Studi superiori in Firenze, poi alla Università di Roma, ove nel 1908, ottenne la libera docenza. Insegnò poscia Elettrotecnica nel R. Istituto Tecnico, indi Elettrotecnica generale e Misure elettriche nell'Istituto Postale Telegrafico Telefonico di Roma. Nel 1909 ottenne la medaglia d'oro all'esposizione Elettrotecnica di Brescia per il suo doppio Oscillometro. Fu ispettore per la Fisica nelle Scuole Medie, e durante la guerra fu addetto all'Ufficio «Invenzioni e Scoperte». Fu membro del Consiglio superiore per la Istruzione media, partecipò a varie Commissioni ministeriali e fu Capo-Gabinetto al Ministero della Pubblica Istruzione. In seguito a concorso, nel 1923, dalla Università di Palermo venne a Bologna dove fu subito apprezzato il suo valore di tecnico e di scienziato, per cui ebbe incarichi per la soluzione di importanti questioni interessanti la cosa pubblica. Attualmente era segretario del Comitato esecutivo per la XV Riunione della Società pel progresso delle Scienze, che dovrà riunirsi prossimamente in Bologna.

La salma fu trasportata il 6 agosto all'Archiginnasio, nella Cappella di S. Maria dei Bulgari. Nel gran cortile parlarono sulla bara il Direttore della Scuola, ing. Attilio Muggia, l'ing Rimini presidente della Sezione di Bologna il quale tenne il seguente discorso: «Davanti alla salma del prof. Francesco Piola io pronuncerei solo le parole commosse di vivo rimpianto di un Collega verso un Collega più anziano, sapiente e cortese, se la carica che io copro non mi conferisse anche il compito alto di porgere il saluto della Città di Bologna. Il professore Francesco Piola, dopo molto tempo trascorso con onore nelle Amministrazioni Tecniche centrali dello Stato e dopo un anno di insegnamento nella Scuola di Ingegneria di Palermo, si trovava da pochi anni a Bologna chiamato dalla nostra Scuola di Ingegneria a succedere a Luigi Donati nell'insegnamento della Fisica Tecnica. Ma si diffuse subito, attorno a Francesco Piola, il buon nome di chiaro insegnante, di sperimentatore abile e diligente, di studioso fornito di cultura vasta e profonda. E la stessa Amministrazione del Comune si valse, più di una volta, del consiglio saggio del professore Piola per importanti questioni didattiche e tecnologiche. Attualmente lo vedevamo attendere alla preparazione del prossimo Congresso delle Scienze con singolare diligenza, affinchè il Congresso riuscisse degno, non solo della Scienza italiana, ma anche delle tradizioni della Città che lo ospiterà. La morte gli ha prima arrestato e poi stroncato questa ultima manifestazione di laborioso amore per gli Istituti Superiori e per la Città. Ma, fra gli studiosi italiani che di qui a un mese converranno in questo luogo sacro alla Storia e alla Scienza, aleggerà lo spirito di Francesco Piola. E i Colleghi gli invieranno allora un saluto commosso e reverente, così come è il saluto che oggi gli rivolge la Città di Bologna.» A nome della famiglia parlò il cognato comm. Randaccio. La salma è stata trasportata a Roma.

Testo tratto dalla rivista 'Il Comune di Bologna', agosto 1926. Trascrizione a cura di Zilo Brati.