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Ozzano Dell'Emilia, (BO)

1919 | 1943

Insediamento

Schede

Nelle elezioni amministrative del 28 giugno 1914, il partito socialista, che aveva presentato solo una lista di minoranza, ebbe il maggior numero dei voti, perciò il 20 settembre 1914 fu ripetuta la consultazione popolare. La lista del PSI incrementò ulteriormente i consensi. A sindaco fu eletto il socialista Augusto Grandi che, richiamato alle armi, dal fronte inviò le proprie dimissioni il 13 settembre 1916 e il 24 successivo, in sua sostituzione, venne nominato Attanasio Magnani.
Nelle elezioni amministrative dell'ottobre 1920, i socialisti, presentate due liste, ottennero 20 consiglieri, sedici di maggioranza e quattro di minoranza. Fu eletto sindaco Ettore Nardi, già consigliere comunale dal 1914.
Nel 1921, Nardi aderì al PCI poco dopo la sua costituzione. Nello stesso anno i fascisti, attraverso minacce ed intimidazioni, cercarono di indurre tutti gli amministratori a lasciare il comune. Così, ad esempio, il 7 maggio a Mercatale i "fascisti invadono la casa del compagno Magnani scassinando mobili, rompendo vetri e terraglie. La quarta invasione in un mese" (Fascismo, 289). Verso la fine di giugno, Nardi fu prelevato dalla sua abitazione da una squadra di fascisti che, dopo averlo picchiato e ferito gravemente a colpi di pugnale, lo abbandonarono in aperta campagna.
Tra il 21 e il 23 agosto 1922 giunta, consiglieri e sindaco, furono costretti a dimettersi. Durante gli anni del regime fascista, tre nativi di Ozzano furono deferiti, processati e condannati dal Tribunale Speciale (Aula IV); due subirono condanne al confino di polizia per atti d'opposizione (Confinati).
Anche a Ozzano dell'Emilia, a seguito degli indirizzi diffusi dall'organizzazione comunista provinciale, nel corso delle animate giornate post-armistizio, venne dato l'assalto al deposito-ammasso del grano (tv. Bologna). Il magazzino svuotato fu quello situato presso il mulino in località Ponte Rizzoli.