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Michele Viale Prelà

29 Settembre 1798 - 15 Maggio 1860

Scheda

Michele Viale Prelà (29 settembre 1798 - 15 maggio 1860). Nato a Bastia, in Corsica, da una ricca famiglia di mercanti di origine genovese legati alla corte pontificia, fu avviato da subito alla carriera ecclesiastica. Nel 1814 andò a studiare a Roma, dove si laureò in teologia, studiò legge e filosofia, approfondì la conoscenza delle lingue straniere (particolarmente francese e tedesco) e nel 1823 venne ordinato sacerdote. Iniziò a lavorare nella Segreteria di Stato della Santa Sede; nel 1828 fu mandato presso la nunziatura di Lucerna (Svizzera) per il primo incarico diplomatico, che egli seppe svolgere in maniera decisamente positiva. Nel 1836 venne richiamato a Roma e divenne stretto collaboratore del Segretario di Stato cardinale Luigi Lambruschini, che nel 1838 lo mandò a Monaco, prima come internunzio, poi come nunzio apostolico per il Regno di Baviera. Nel 1841 fu consacrato vescovo e nominato nunzio apostolico per l'Impero austriaco. A Vienna Viale Prelà si dimostrò un ottimo diplomatico, riuscendo a mantenere buoni rapporti con le chiese ortodosse e riformate e divenendo amico del principe di Metternich. Nel 1853 fu resa nota la sua nomina a cardinale. Nell'agosto 1855 firmò per conto del Pontefice il Concordato tra l'Impero d'Austria e la Santa Sede, importante documento al quale aveva dato un significativo contributo. Verso la fine di quello stesso anno fu nominato arcivescovo di Bologna, come successore del cardinale Oppizzoni, ma si trattenne ancora diverso tempo in Austria, per questioni connesse con l'applicazione del Concordato, e raggiunse la propria sede più di un anno dopo.

Nella città felsinea tentò di reagire al clima ormai avverso nei confronti del potere pontificio, appoggiando tra l'altro la nascita del settimanale cattolico “L'osservatore bolognese” (1858-1859), ma si rivelò troppo rigido e non seppe creare un buon rapporto con la società bolognese né con buona parte del proprio clero. Nel 1859, quando Bologna si liberò dal dominio pontificio e chiese l'annessione al Regno di Vittorio Emanuele II, Viale Prelà non volle mantenere alcun rapporto con le nuove autorità civili. Dopo la sua morte, avvenuta poco dopo a Bologna, la sede arcivescovile rimase vacante per più di tre anni. La sua tomba si trova nella cattedrale di San Pietro.

Otello Sangiorgi