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Petrarca

1833

Schede

Il poeta è effigiato dal Masini nell'atto di contemplare un ritrattino di Laura, stringendo nella destra il sonetto CXC «Chi vuol veder quantunque può natura». Il tema si inserisce in una serie di ritratti ideali dei grandi padri della letteratura italiana, proposta al Concorso Curlandese a partire dal 1830: Tasso (1830, vincitore P. Ulivi), Ariosto (1831, N. Agostini), Dante (1832, F. Rossi) e il Petrarca qui esposto. È attraverso questa particolare tematica che la pittura di storia fa il suo ingresso al Curlandese. Riesposto nel 1835, il quadro del Masini ottenne un commento molto favorevole da parte del Gualandi.

Cesare Masini, Petrarca. Olio su tela, cm 103 × 81. Concorso Curlandese 1833, piccolo premio di Pittura. Mambo, Collezioni storiche.

Alessandra Borgogelli

Bibliografia: M. Gualandi, 1835, p. 13; Intorno a due pitture.., 1845, p. 55; G. Giordani, 1846, p. 14; C. Masini, 1862, p. 55. Testo tratto da "I Concorsi Curlandesi". Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, catalogo della mostra, a cura di Renzo Grandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, marzo-maggio; Museo Civico, giugno-luglio, 1980.