Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Argento al Valor Militare
"Con rara perizia guidava il suo plotone sulla linea di fuoco, e slanciandosi - primo fra tutti -sull'avversario, lo ributtava occupando la posizione. Costante esempio di calma e sprezzo del pericolo". Monte Badenecche, 4 dicembre 1917.Medaglia d'Oro al Valor Militare
Data del conferimento: 08/01/1922. In un momento criticissimo dell’azione, con raro ardire lanciavasi alla testa del suo plotone contro il nemico che irrompeva nelle nostre trincee. Dopo fiera lotta alla baionetta, riusciva a rioccupare la posizione perduta, che difendeva poi con eroismo e tenacia. Stando ritto sulla trincea, animava i suoi soldati a raddoppiare le forze per far fronte al soverchiante numero di nemici, finché, colpito in fronte da palla nemica, cadeva gloriosamente sul campo. Monte Badenecche, 4 dicembre1917Medaglia d'Argento al Valor Militare
"Durante un attacco di rilevanti forze nemiche, con esemplare calma e coraggio, piazzava una mitragliatrice in una casa, arrestando per qualche tempo l'impeto dell'avversario infliggendogli perdite sensibili, e permettendo così al proprio battaglione di sfuggire ad un aggiramento" Pradamano, 20 ottobre 1917.
Scheda
Giacomo Pallotti, di Angelo, (Medaglia d'Oro al Valor Militare, Medaglia d'Argento al Valor Militare, Croce al Merito di Guerra) sottotenente comandante del 6° reggimento Bersaglieri, nato a Bologna (BO) il 6/2/1897, dimorante a Bologna, disperso sul campo sul Monte Badenecche (Altipiano d’Asiago) il 4/12/1917.. Studente. Celibe. Laureato ad honorem il 9/1/1919 in Giurisprudenza (Facoltà di Giurisprudenza). Iscritto al I anno di corso (1915-16).
"Giacomo Pallotti usciva - dopo un corso d'allievi - dalla scuola di Modena - Aspirante Ufficiale del 6° Bersaglieri, il 10 settembre 1917. L'educazione famigliare di Lui, ispirata ai nobili sentimenti del Padre Comm. Angelo, e della Madre Vittoria (fatidico nome!) gli aveva formato una coscienza adamantina; ciò favorì che, nella palestra delle virtù militari - quale fu sempre la Scuola di Modena, - l'animo del giovine si foggiasse a marziale e ardimentoso coraggio, da dedicarsi tutto intero al sentimento di amor di Patria, da Lui vivamente sentito. Il giovanile entusiasmo - lo sprezzo della vita - quando ne fosse stato necessario il sacrificio - la salda cultura intellettuale - fatta di storici insegnamenti - lo rivelarono subito un esempio ai compagni e ai piumati suoi bersaglieri, che si strinsero attorno alla sua simpatica persona".
Nell'Albo d'Oro risulta deceduto per ferite riportate in combattimento