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Antonietta Mosca

Attiva tra 1813 e 1820 - [?]

Scheda

Antonietta Mosca, contralto.

Era a Bologna per cantare nella Diligenza di Mosca al Corso, e raccoglieva un buon consenso: "Chiara è la sua voce, pura sillabazione, padronanza di scena, rilevata figura ed elegante" (Il Giornale del Dipartimento del Reno 28 sett. 1813); "È bella e buona cantante. Ha voce chiara e, come suol dirsi, pastosa. I modi del suo canto sono semplici; essa piace" (Il Giornale del Dipartimento del Reno 5 ottobre 1813).

Le lodi sono ripetute per esibizioni altrove: a Bergamo l’anno prima era stato scritto che "a un’ottima voce di contralto unisce un’azione piena di vezzi ed espressiva. Riesce peraltro un po’ caricata, specialmente nel sostenere il carattere di semplice" (Il Giornale del Dipartimento del Reno 28 aprile 1812). Affrontò poi anche il repertorio rossiniano (e d’altra parte in quegli anni non cantare Rossini equivaleva a non lavorare), con buon successo: nella parte di Arsace di Aureliano in Palmira di Rossini a Pisa, per esempio, si scrisse che "disimpegna la sua parte con molta intelligenza e fa brillare assai la sua voce bellissima" (La Gazzetta di Bologna 17 marzo 1820).

Testo tratto da 'UnTesto tratto da 'Un mondo di musica: concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento', a cura di Maria Chiara Mazzi, Bollettino del Museo del Risorgimento di Bologna, 2014.