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Angelo Lamma

[?] - documentato 1818 - 1848

Scheda

Rimangono ignoti i dati anagrafici di questo pittore nato a Scaricalasino (Monghidoro), Allievo dell'Accademia, vi si distinse con alcuni premi scolastici: nel 1818 in Elementi d'ornato, nel 1820 in Elementi di figura e nel 1821 nel disegno di copia da statue. Con la Santa Maria Maddalena ottenne nel 1827 il piccolo premio Curlandese, conferitogli di nuovo nel 1829 per una Doralice che piange, opera della quale non si hanno più notizie. L'artista è ricordato da alcune guide bolognesi per un San Giuliano posto all'altare maggiore della chiesa omonima in via S. Stefano, mentre un suo grande dipinto con l'Arcangelo Raffaele e Tobia venne esposto nel 1837 nella chiesa di S. Salvatore. L'opera meritò apprezzamenti per la pacatezza stilistica, nata dall'idealizzazione delle figure e dalla impeccabile fedeltà al testo biblico. All'esposizione dell'Accademia presentò nel 1840 una pala d'altare raffigurante un Sant'Andrea con San Rocco, Santa Lucia ed un angioletto, pala già commissionatagli dalla chiesa rurale di Rasiglio (comune di Sasso Marconi), e che ancora si trova in loco. Essa venne lodata, come risulta dalle cronache d'arte del tempo, questa volta per una stesura d'effetto, «condotta a larghi e sentiti tratti», per le «floride tinte» e per la «armonia complessiva». Come sembra potersi dedurre da queste poche tracce, Angelo Lamma si dedicò principalmente alla pittura sacra. Si ha notizia che si applicò anche al restauro pittorico.

Daniela Ferriani

Bibliografia: Atti Acc., 1818, p. 53; Gazzetta, 23 novembre 1820; Atti Acc., 1821, p. 34; Gazzetta, 7 novembre 1837; La Farfalla, 18 novembre 1840; Atti Acc., 1842, p. 46; G. Romani, 1844, pp. 118 e 241; G. Giordani, 1846, p. 14; C. Ricci, 1882, p. 62; A. Baruffi, 1910, p. 128; L. Bortolotti, 1964, p. 475. Testo tratto da "I Concorsi Curlandesi". Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, catalogo della mostra, a cura di Renzo Grandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, marzo-maggio; Museo Civico, giugno-luglio, 1980.