Schede
Il tema degli «uomini illustri» che tanta importanza avrà in ambiente romantico fa il suo ingresso al Concorso Curlandese con Torquato Tasso, primo di una serie di ritratti dei più importanti poeti italiani proposti per quattro anni consecutivi: dopo il Tasso sarà la volta dell'Ariosto (1831), di Dante (1832) e del Petrarca (1833). L'Ulivi si mostra qui propenso ad una enfatizzazione melodrammatica dell'immagine, esemplata sulla ritrattistica «in azione» tardo-cinquecentesca, non diversamente da quanto farà in questa stessa sede Augusto Grossi (1862).
Pietro Ulivi, Il Tasso in atto di comporre il suo poema. Olio su tela, cm 102 × 79. Concorso Curlandese 1830, piccolo premio di Pittura. Mambo Bologna, Collezioni Storiche.
Alessandra Borgogelli
Bibliografia: G. Giordani, 1846, p. 14; Cultura dell'Ottocento a Pistoia, 1977, p. 106. Testo tratto da "I Concorsi Curlandesi". Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, catalogo della mostra, a cura di Renzo Grandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, marzo-maggio; Museo Civico, giugno-luglio, 1980.