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Bologna - scudo romano

1784 - 1796

Schede

Per i nuovi scudi e mezzi scudi “alla romana” nel 1784 vennero fatti arrivare i conii direttamente dalla zecca di Roma, sperando in una più elegante produzione. A realizzarli fu Francesco Corazzini. Quando i conii giunsero a Bologna quello dello scudo risultò non gradito per un’infelice rappresentazione delle torri: troppo inclinata la Garisenda, troppo bassa l’Asinelli. Si cominciò quindi la battitura del solo mezzo scudo. Ricevuti i conii corretti, si ruppè quasi subito il torchio. Fu possibile ripristinare la produzione solo nel 1787 (ma sulle monete si mantenne al dritto la data del 1784) con un’emissione molto limitata. Quest’ultima ripartì solo nel 1795 e nel 1796 utilizzando il solo conio di rovescio del Corazzini.

Bologna, Museo Civico Archeologico di Bologna, Medagliere. Punzone parziale in acciaio del conio di rovescio dello scudo romano San Petronio frontale sulle nubi; inv. 88110. Conio di rovescio in acciaio dello scudo romano - Pio VI (papa dal 1775 al 1799); utilizzato fino al 1796 San Petronio frontale sulle nubi in atto di benedire la sottostante città di Bologna; inv. 86397. Scudo romano in argento; inv. 60459.