Salta al contenuto principale Skip to footer content

Daniele Neri detto/a Cesare

3 maggio 1911 - [?]

Scheda

Daniele Neri, «Cesare», da Raffaele e Albina Pasti; nato il 3 maggio 1911 a Budrio. 3' elementare. Calzolaio.
A 17 anni si iscrisse alla FGCI.
Arrestato l'11 novembre 1930, quale membro dell'organizzazione comunista bolognese attiva nel 1930 (centinaia furono gli arrestati), accusato di ricostituzione del PCI e propaganda sovversiva, con sentenza del 30 giugno 1931 fu prosciolto per non luogo a procedere.
Fu tuttavia condannato dalla Commissione provinciale il 4 settembre 1931 a 5 anni di confino da scontare a Ponza (LT).
Liberato per amnistia il 30 gennaio 1933, fu sottoposto a vigilanza per 2 anni.
Combattente in Etiopia, fu messo agli arresti per 1 mese per essersi rifiutato di cantare «Giovinezza» e di gridare «Viva il Duce». Venne rimpatriato a causa di una malattia contratta in guerra.
Fu richiamato alle armi nel 1939 al deposito militare di Latisana(UD). Entrato in zona d'operazione ad Almissa (Jugoslavia), si mise subito in contatto col movimento partigiano della zona che fornì di armi, vestiario e munizioni.

Rimpatriato per servizio, l’8 settembre 1943 si trovava a Osoppo (UD).
Prese contatto con gli antifascisti Veneti e con i partigiani jugoslavi ed organizzò il rientro in patria di Giovanni Suscovic, membro del comitato centrale del partito comunista jugoslavo. La prima base di operazioni da lui organizzata ebbe sede a Latisana. Fu commissario politico di compagnia, poi di battaglione, quindi di brigata ed infine della div Roiatti, nella quale assunse la funzione di maggiore.
In provincia di Pordenone partecipò alle battaglie di Clauzetto, di Pielungo, di Tramonti e alla liberazione di Spilimbergo prima dell'arrivo delle forze alleate.
Riconosciuto partigiano nella brigata Pisacane della div Belluno dall’15 settembre 1943 alla Liberazione. [C]