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Monumento ai caduti della Grande Guerra

1926

Schede

L’11 febbraio 1922 il regio commissario del Comune di Imola costituisce il Comitato cittadino per le onoranze agli imolesi caduti nella guerra 1915-1918 e i suoi membri, quasi tutti ex combattenti, sono scelti tra persone indicate da varie associazioni locali. Il Comitato costituisce al suo interno una Commissione per la raccolta dei fondi e in suo ausilio nomina una Commissione femminile, composta soprattutto da vedove di guerra. La funzione del Comitato è quella di predisporre un’iniziativa adeguata per celebrare la memoria dei caduti imolesi della Grande guerra: tra le proposte “un monumento o qualche opera di assistenza sociale a carattere permanente”.

Si decide per il monumento da costruirsi nel giardino Benvenuto Rambaldi, ma il luogo individuato per il monumento non trova il plauso generale. Infatti personalità imolesi, sostenute da vari interventi comparsi sui periodici locali, ritengono che la piazza Vittorio Emanuele II (ora piazza Matteotti), davanti al Comune, sia la cornice più adeguata per il monumento ai caduti. Questo orientamento è accolto infine dallo stesso Comitato. Il primo ottobre 1925 la realizzazione del monumento è affidata all’architetto Giovanni Battista Milani e allo scultore Angelo Zanelli, entrambi romani. Dopo un paio di settimane, nell’adunanza del 16 ottobre, cinque membri del Comitato sono incaricati di “predisporre l’elenco dei nomi dei caduti”. Dopo tre anni, il 13 giugno 1928, il monumento ai caduti è inaugurato alla presenza del sovrano Vittorio Emanuele III e della regina Elena. Nel ventennale della fine della guerra, nel luglio 1938, il podestà di Imola approva la spesa per l'acquisto di un album da collocarvi le fotografie degli imolesi caduti nella guerra 1915-1918, da destinare al Museo del Risorgimento. Vengono realizzati tre voluminosi album in cartone ricoperto di panno grigio rilegati con borchie con le fotografie di 488 caduti imolesi disposte in ordine alfabetico. Ogni foto è completata da una didascalia composta da cognome e nome del caduto, grado militare e data di morte. Il 27 luglio 1943 furono tolti e distrutti i fasci littori che lo decoravano; negli anni Sessanta e Settanta si cominciò a parlare dell'opportunità di rimuoverlo dalla piazza; nel 2002 fu sottoposto a vincolo di tutela dal Soprintendente Regionale per la sua importanza storico-artistica; negli anni seguenti, la riqualificazione della piazza, attuata dopo una serie infinita di avvio e fermo lavori dovuti ad irregolarità e contrasti, ha portato allo smontaggio del manufatto. Il monumento ai caduti, tolto da piazza Matteotti nel 2006, restaurato riassemblando 120 pezzi, vien e collocato nel giardino intitolato a Stefanino Curti, giovane imolese caduto a Vidor di Piave il 10 novembre 1917, insignito della medaglia d'oro al valore militare. E' stato inaugurato il 4 novembre 2011.

Riferimenti: Archivio storico comunale di Imola; Biblioteca Comunale di Imola, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.