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Monte San Pietro, (BO)

1919 | 1943

Insediamento

Schede

Alla vigilia della prima guerra mondiale, nel 1914, l'amministrazione comunale venne per la prima volta conquistata dalle organizzazioni popolari socialiste, che la riconquistarono nelle elezioni svoltesi il 24 ottobre 1920. A sindaco venne eletto Pietro Dozza.
Nel corso dell'offensiva squadristica del 1922, i fascisti assalirono con bastoni e rivoltelle la popolazione raccolta per la festa del Primo Maggio sul Monte Avezzano. I lavoratori reagirono e, nello scontro, rimasero feriti diversi degli assalitori. Ciò indusse i fascisti ad annunciare di aver avuto due morti (che qualche tempo dopo furono visti camminare per la strada), usando poi tale menzogna per cacciare dal comune l'amministrazione socialista e per perseguitare gli antifascisti. L'amministrazione comunale eletta rimase in carica fino al 5 agosto 1922, quando il Prefetto nominò un Commissario prefettizio. Seguirono elezioni amministrative alle quali parteciparono solo liste fasciste e successivamente ci fu l'avvento dei Podestà. Nel plebiscito fascista del marzo 1929, contro i 1.552 "Si" ottenuti dal regime, si ebbero 84 "No" e altre 18 schede annullate con vari segni di dissenso da altrettanti antifascisti che non temettero di sfidare così la dittatura mussoliniana.
Durante gli anni del regime, Dante Bettelli (classe 1911), carrozzaio, arrestato nel 1930 perché accusato di ricostituzione del PCI e propaganda sovversiva, fu condannato dal Tribunale Speciale ad una pena commutata poi in 2 anni di libertà vigilata (Aula IV), Arturo Degli Esposti (classe 1895), ebanista, per "attività comunista" fu assegnato al confino per 5 anni (Confinati). Più volte colpito per la sua intransigente opposizione fu Amleto Grazia (classe 1895), originario di questo comune. Arrestato nel 1933, fu condannato una prima volta a 3 anni di confino, ai quali se ne aggiunsero altri 5 comminatigli nel 1935. Liberato nel 1942, continuò a svolgere attività contro il regime, divenendo poi un animatore dei primi gruppi di partigiani nella zona. 

Fonte: L. Arbizzani, Antifascismo e lotta di Liberazione nel Bolognese, Comune per Comune, Bologna, ANPI, 1998