

Monghidoro, comune bolognese sull'Appennino emiliano, è situato lungo la strada della Futa, e nel corso dei secoli è stato luogo di passaggio obbligatorio tra la Pianura padana e l'Italia centrale.
Anticamente era chiamato Scaricalasino, toponimo risalente al momento in cui, nel 1264, venne predisposto un presidio di confine fra il territorio bolognese e quello fiorentino. Il nome scaricalasino deriva evidentemente dal fatto che il luogo era una stazione doganale dove gli animali da soma erano scaricati dalle merci trasportate, al fine di eseguire i controlli di frontiera. Ottenne lo status di Comune nel 1810, mentre oggi fa parte dell'Unione Montana Valli Savena-Idice, nonché della Città metropolitana di Bologna.
Durante il primo conflitto mondiale ebbe 141 caduti, a cui vennero dedicati due monumenti, uno nel centro del paese e il secondo in località Campeggio, entrambi risalenti agli anni '20.