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Anselmo Martoni

19 agosto 1921 - [?]

Scheda

Anselmo Martoni, da Tomaso e Luigia Rossi; nato il 19 agosto 1921 a Massa Lombarda (RA); ivi residente nel 1943. Prestò servizio militare in aeronautica in Africa settentrionale e ad Aviano (UD) sino all'8 settembre 1943. All'inizio della lotta di liberazione prese contatto con il gruppo dirigente socialista di Bologna e nel marzo 1944 fu incaricato di ispezionare le zone dell'Appennino tosco-emiliano, tra Monte Cavallo e Corno alle Scale, per predisporre le basi della costituenda brigata Matteotti Montagna.
Militò in questa formazione e nel luglio si recò a Montefiorino (MO). Dopo la fine della repubblica partigiana, si spostò nella zona di Zocca (MO) e il 13 agosto 1944, con numerosi partigiani molinellesi, decise – in accordo con il comandante della brigata - di tornare al piano e di aggregarsi alla 5a brigata Bonvicini Matteotti, che operava tra Medicina e Molinella. Il 20 novembre assunse il compito di commissario politico di brigata.
Fu tra coloro che, all'interno della brigata, si opposero all'ordine del CUMER di convergere su Bologna, in vista di quella che si riteneva l'imminente insurrezione. Ha scritto a questo proposito: «Verso la fine di ottobre (1944) ci raggiunse l'ordine di concentrare le nostre forze a Bologna in previsione dell'insurrezione. Come commissario politico io mi opposi: temevo sia per il trasferimento, sia per il fatto che i partigiani abituati alla lotta nella campagna scoperta secondo me non ce l'avrebbero fatta a combattere all'interno di una città che non conoscevano. Mi opposi anche per un'altra ragione e cioè perché mentre ero disposto a portare a fondo qualsiasi azione militare contro i nazifascisti, non ero disposto a compiere azioni a puro carattere politico e secondo me, mancando o non essendo dimostrato che gli alleati avrebbero direttamente sostenuto l'azione insurrezionale a Bologna (come poi avvenne), quell'azione non era da approvarsi». Per tutto l'inverno e la primavera prese parte alle azioni della brigata nel molinellese.
Il 20 aprile 1945, quando la 5a brigata Bonvicini Matteotti liberò Molinella, prima dell'arrivo degli alleati, fu designato dal CLN a ricoprire la carica di sindaco, in sostituzione di Amedeo Cazzola, il quale l’aveva ricoperta per qualche giorno. Riconosciuto partigiano con il grado di tenente dal 21 maggio 1944 alla Liberazione. Testimonianza in RB5. [O]