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Giuseppe Martinelli

18 febbraio 1898 - 15 dicembre 1944

Scheda

Giuseppe Martinelli, da Alfonso e Amalia Maccaferri; nato il 18 febbraio 1898 a Sant’Agata Bolognese. Nel 1943 residente a San Giovanni in Persiceto. Fattorino postale.
Iscritto al PCI.
Nel 1918 fu condannato all'ergastolo per diserzione. Liberato per la concessione dell'amnistia, nel 1920 venne segnalato dalla polizia perché capolega dei braccianti a San Giovanni in Persiceto. Fu controllato dalla polizia per tutto il ventennio della dittatura. Il 22 novembre 1940 nella sua pratica venne annotato: «non ha fornito alcuna prova sicura e concreta di ravvedimento».

Durante la lotta di liberazione militò nel battaglione Marzocchi della 63a brigata Bolero Garibaldi e operò a San Giovanni in Persiceto.
Venne catturato dai tedeschi il 5 dicembre 1944 durante il grande rastrellamento nella zona di Amola (San Giovanni in Persiceto). Dopo una breve detenzione nel carcere di San Giovanni in Monte (Bologna), fu, molto probabilmente, ucciso a Sabbiuno di Paderno (Bologna) il 15 dicembre 1944. È disperso da quella data. Nel 1950 il tribunale di Bologna ha dichiarato la morte presunta in data 15 dicembre 1944 a Sabbiuno di Paderno. Il figlio Armando cadde nella Resistenza.
Riconosciuto partigiano dall'1 novembre 1943 alla Liberazione. [O]

E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno e nel Monumento Memoriale di Monte Sabbiuno.