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Sidney Raoul Mangolini

7 gennaio 1912 - [?]

Scheda

Sidney Raoul Mangolini, da Pietro e Giovanna Barboni; nato il 7 gennaio 1912 a Mesola (FE). Nel 1943 residente a Castel San Pietro Terme. Laureato in Medicina. Medico dentista. Iscritto al PSI e successivamente al PCI.
Venne schedato nel 1930 perché figlio di un noto antifascista ferrarese espatriato in Francia. Studiò all'università di Bologna e il 7 settembre 1935, subito dopo la laurea, scrisse al padre che la sua classe era alla vigilia della mobilitazione per essere inviata in Etiopia.
Fra l'altro gli disse: «Ieri quando ho appreso la notizia, sentivo che se avessi incontrato per la strada il padreterno o chi fa per lui le veci in Italia, l'avrei strangolato con le mie mani. Purtroppo non è facile por rimedio a queste cose». La lettera venne intercettata dalla polizia. «L'allusione è molto chiara» scrisse un funzionario ed è «la conferma inconfutabile dei sentimenti di ostilità al Regime nutriti dal Mangolini, che segue fatalmente le orme del padre». Il 19 settembre fu assegnato al confino per tre anni per «critiche al regime in relazione alla guerra d'Africa». Andò prima a Ventotene (LT) e poi a Isernia.
Il 20 maggio 1936 riebbe la libertà, a seguito dell'amnistia concessa per la fondazione dell'impero. Tornato a Bologna fu arruolato. Terminato il periodo di leva, rientrò a Bologna dove iniziò la professione medica. Richiamato alle armi nel 1939, la polizia avvertì il Corpo d'armata che si trattava di un «socialista accanito». Nel frattempo si era iscritto al PCI. Congedato nel 1940, si trasferì a Castel San Pietro Terme. Nuovamente chiamato alle armi nel 1941, nel 1942 fu definitivamente congedato.

Durante la lotta di liberazione militò nel battaglione Avoni della 66a brigata Jacchia Garibaldi e operò a Castel San Pietro Terme con compiti sanitari e di collegamento.
Riconosciuto partigiano dall'1 aprile 1944 alla Liberazione. [O]