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Loris Manfredi

20 gennaio 1923 - [?]

Scheda

Loris Manfredi, da Stanislao e Lucia Pignatti; nato il 20 gennaio 1923 a Crevalcore; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Operaio tornitore. Lavorò, prima, in una piccola officina nel comune nativo e, poi, in diversi stabilimenti a Modena. Fu rivedibile per due volte alla leva fino al settembre del 1943. Nell'ottobre successivo iniziò un'attività di organizzazione antifascista fra i giovani.
Costituitasi la RSI fu chiamato alle armi. Si diede alla macchia per circa 2 mesi, fino a quando il padre venne prelevato come ostaggio in attesa di essere deportato in Germania. Si presentò allora alla chiamata e, in qualità di bersagliere, assegnato a Bologna, nella caserma «Luciano Manara»; si rese latitante al momento di dover prestare il giuramento, il 18 dicembre 1943.
Riacciuffato, scontò 37 giorni di prigione e poi fu deportato in Germania. Assegnato ad una compagnia di disciplina, fu inviato a Hiber ed adibito alla costruzione di fortificazioni ai confini con la Svizzera.
Nel luglio 1944, nel corso di un trasferimento, riuscì a sfuggire alla sorveglianza e, in agosto, rientrò clandestinamente in Italia. Malato di pleurite restò a riposo e fu fornito dalla organizzazione partigiana di false licenze di convalescenza. Ristabilitosi, passò nel modenese e svolse attività partigiana a Ravarino, Nonantola, Bomporto.
Divenne commissario politico del battaglione Tempesta della brigata Pini Valenti della 2a div Modena Pianura.
Nel dicembre 1944 si iscrisse al PCI. Riconosciuto partigiano dal 5 gennaio 1944 alla Liberazione. [AR]