Note sintetiche
Causa morte:
Malattia
Occupazione:
Operaio/a
Scheda
Longhi Raffaele, di Francesco, soldato nel 27 reggimento Fanteria, nato a Baricella nel 1890, dimorante a Baricella, morto per gastro-enterite nell'ospedale da campo 231 il 20 agosto 1915, sepolto nel cimitero di Cormons. Operaio. Celibe.
Muore il 20 agosto 1915 di gastroenterite all'ospedale da campo 231, fu inizialmente inumato a Cormons .
Entrambi i caduti erano inquadrati nel 27° reggimento fanteria, assieme al 28°, formano la brigata Pavia. Sia Gualanduzzi che Longhi prendono parte alla 2° battaglia dell'Isonzo - 18 luglio, 3 agosto 1915 - Alcuni battaglioni del 27° e 28° regg. coadiuvano la brigata Casale in un nuovo attacco alle posizioni austriache sul Podgora; nella notte del 24 luglio il nemico concentra sulle posizioni tenute dal 27° reggimento un furioso bombardamento con artiglierie di ogni calibro. Il fuoco avversario, protrattosi per tutta la giornata, non solo infligge gravi perdite, ma rende impossibile la permanenza in prima linea che viene abbandonata. Nei giorni 20 e 24 luglio il 27° reggimento ebbe fuori combattimento oltre un migliaio di uomini e 24 ufficiali. Gualanduzzi e Longhi scampati a quell'uragano di fuoco soccombettero a pochi giorni l'uno dall'altro di malattia, vinti dalle disumane condizioni igienico sanitarie della prima linea. Sull'esito sfavorevole del combattimento così scrive il comandante del XI° corpo d'armata: " Due volte giunsero le truppe ad occupare le posizioni nemiche e due volte dovettero abbandonarle, per la potente azione di fuoco delle batterie nemiche che favoriva il contrattacco. Nessun appunto si potrebbe muovere alle nostre truppe che, in grandissima maggioranza, si comportarono valorosamente, muovendo all'attacco di fortissime posizioni e occupandole alla baionetta . " Le truppe che assaltarono il San Michele ebbero complessivamente 304 morti, 1695 feriti e 959 dispersi.
(Paolo Antolini)
Muore il 20 agosto 1915 di gastroenterite all'ospedale da campo 231, fu inizialmente inumato a Cormons .
Entrambi i caduti erano inquadrati nel 27° reggimento fanteria, assieme al 28°, formano la brigata Pavia. Sia Gualanduzzi che Longhi prendono parte alla 2° battaglia dell'Isonzo - 18 luglio, 3 agosto 1915 - Alcuni battaglioni del 27° e 28° regg. coadiuvano la brigata Casale in un nuovo attacco alle posizioni austriache sul Podgora; nella notte del 24 luglio il nemico concentra sulle posizioni tenute dal 27° reggimento un furioso bombardamento con artiglierie di ogni calibro. Il fuoco avversario, protrattosi per tutta la giornata, non solo infligge gravi perdite, ma rende impossibile la permanenza in prima linea che viene abbandonata. Nei giorni 20 e 24 luglio il 27° reggimento ebbe fuori combattimento oltre un migliaio di uomini e 24 ufficiali. Gualanduzzi e Longhi scampati a quell'uragano di fuoco soccombettero a pochi giorni l'uno dall'altro di malattia, vinti dalle disumane condizioni igienico sanitarie della prima linea. Sull'esito sfavorevole del combattimento così scrive il comandante del XI° corpo d'armata: " Due volte giunsero le truppe ad occupare le posizioni nemiche e due volte dovettero abbandonarle, per la potente azione di fuoco delle batterie nemiche che favoriva il contrattacco. Nessun appunto si potrebbe muovere alle nostre truppe che, in grandissima maggioranza, si comportarono valorosamente, muovendo all'attacco di fortissime posizioni e occupandole alla baionetta . " Le truppe che assaltarono il San Michele ebbero complessivamente 304 morti, 1695 feriti e 959 dispersi.
(Paolo Antolini)
