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San Michele

piazza San Michele

Strada

Schede

Mette in comunicazione Strada Maggiore, via de' Leprosetti e vicolo Broglio.
Prima documentazione dell'odonimo: 1583 (Piazzola di S.Michele del Brusato o di Leprosetti).

La chiesa di San Michele dei Leprosetti diede il nome a questa piazza che in effetti si chiamò fino al 1874 piazza di San Michele dei Leprosetti. In quell'anno, nell'ambito della riforma toponomastica di quel periodo, il nome venne ridotto all'attuale.
Nel XVI secolo questa piazza veniva chiamata piazzola di S.Michele del Brusato o di Leprosetti.
Nel XVII secolo si cominciò ad usare l’odonimo piazza o piazzola degli Asini, odonimo che si continuò ad usare per tutto il XVIII secolo. Altro odonimo registrato durante il XVIII secolo è piazzola del Brusato.
All'odonimo piazza degli Asini fu preferito quello di piazza di San Michele dei Leprosetti con la riforma toponomastica napoleonica del 1801.

Riassumendo, quindi, la nostra piazze ebbe nel tempo i seguenti odonimi:
piazza o piazzola di San Michele dei Leprosetti.
piazza o piazzola di San Michele del Brusato o semplicemente piazzola del Brusato.
piazza o piazzola degli Asini o Asinaria.

Piazza o piazzola di San Michele dei Leprosetti.
L'odonimo Leprosetti indica non una famiglia Leprosetti (mai esistita) ma un lebbrosario che dovette esistere in questa zona in epoca antichissima, infatti nel XI secolo questo luogo era già noto come lebrosito. Nel XI secolo il luogo dove in seguito si formò la nostra piazzetta era fuori della città, in luogo adatto alla presenza di un lebbrosario, che, lungo la via Emilia, fu sempre ad oriente delle città. Una volta ingrandita la città il lebbrosario (o ospedale di San Lazzaro, o Lazzaretto) venne trasferito ancora più ad oriente (San Lazzaro di Savena).
Leprosetti quindi deriva da leproxetum (da leprosus), lebbrosario. E' ipotizzabile correlare la presenza di questo lebbrosario e della chiesa di San Michele con l'occupazione longobarda, vista la venerazione tradizionale dei longobardi verso San Michele.

Piazza o piazzola di San Michele del Brusato o semplicemente piazzola del Brusato.
Effettivamente vi fu un grave incendio nel 1210, che interessò questa parte di città ed un altro, più recente, che nel 1503 distrusse la casa che poi, ricostruita, divenne la casa di Gioacchino Rossini, al numero 26 di Strada Maggiore.
Ci fu chi sostenne che da Le Brusate (le case bruciate) derivò l'odonimo Leprosetti, ma è vero il contrario ovvero che da leproxetum (lebbrosario) derivò sia Brusato, sia Leprosetti.

Piazza o piazzola degli Asini o Asinaria.
Questa denominazione ebbe origine dall'abbattimento, avvenuta nel 1399, dell'abitazione di Antonio Dalle Caselle, per avere questi venduto il castello di Solarolo ai Manfredi. Nel guasto, ovvero nello slargo ottenuto dall'abbattimento, a spregio di chi vi aveva abitato, il governo cittadino decretò che si tenesse il mercato degli asini, evento che originò l'odonimo piazza degli Asini.

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