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Lapide di Q. Manilius Cordus

lapide Prima metà del I secolo a.C.

Schede

Provenienza: San Pietro in Casale (Bologna), località Sant’Alberto o San Benedetto. Rinvenuta nel 1502.

TRASCRIZIONE

Q(uinto) Manilio

C(ai) f(ilio) Cordo > (=centurioni)

leg(ionis) XXI Rapac(is)

praef(ecto) equit(um) exact(ori)

tribut(orum) civitat(ium) Gall(iarum)

fac(iendum) cur(avit)

Certus lib(ertus)

in agr(o) p(edes) XL IV in fro(nte) p(edes) XL IV

TRADUZIONE

Il liberto Certo curò la realizzazione (del monumento funebre) per Quinto Manilio Cordo, figlio di Caio, centurione della legione XXI Predatrice, prefetto della cavalleria, esattore dei tributi nelle città della Gallia. 

(L’area sepolcrale misura) quaranta piedi e quattro oncie per lato

Questa imponente stele, una delle più grandi del Lapidario, ha come di consueto la forma di una edicola. Il suo ampio spessore porta a pensare che inizialmente al centro dello specchio epigrafico fosse stata prevista la realizzazione di un ritratto a tutta figura del defunto.
Per ragioni che non conosciamo l’immagine fu poi sostituita dalla lunga iscrizione che racconta la vita di Quinto Manilio Cordo, ricca di molti e diversi incarichi (il cosiddetto cursus honorum). Egli fu infatti dapprima centurione della legione XXI Rapax (predatrice) inviata da Augusto in Germania nelle regioni del Reno dopo la terribile sconfitta della selva di Teutoburgo nel 9 d.C. Successivamente divenne prefetto della cavalleria incaricato della riscossione dei tributi imperiali nelle città della Gallia, per poi fare ritorno e incontrare il suo ultimo destino nell’agro di Bononia.

Curiosità: La sconfitta delle legioni romane a Teutoburgo fu uno degli eventi più traumatici dell’età augustea, solitamente propagandata come era di pace e vittorie dell’ingegno romano. Nella mortale imboscata che le tribù germaniche tesero alle tre legioni guidate da Publio Quintilio Varo cadde anche un cittadino bolognese, il primo centurione Marco Celio, a 53 anni. Conosciamo la sua storia grazie al cenotafio (cioè il monumento sepolcrale eretto in memoria di qualcuno che non è lì sepolto) che il fratello Publio fece erigere in suo ricordo a Xanten in Germania.

Per vedere il monumento di Marco Celio clicca qui

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Descrizione tecnica

Pietra calcare: 303,5x105,5x36 cm. Inv. 19078