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Attilio Landi detto/a Mario

4 febbraio 1899 - [?]

Scheda

Attilio Landi, “Mario”, da Cesare e Giulia Zucchini; nato il 4 febbraio 1899 a Zola Predosa. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Tranviere. Iscritto al PCI, venne bastonato e perseguitato dai fascisti. Subì 2 mesi di carcere preventivo. Dopo l’8 settembre 1943 fu tra i promotori della lotta di liberazione, operando specialmente in due contesti. Con Mario Forni , Marino Fornasari , Antonio Corsi, Lotario Caiumi , fu tra i primi a sostenere la necessità di “dar vita ad un movimento partigiano” a S. Giovanni in Persiceto, contribuendo in seguito ad organizzarne e a svilupparne la consistenza e l’azione. Militò nel battaglione Marzocchi della 63° brigata Bolero Garibaldi, svolgendo attività sia a S. Giovanni in Persiceto, che a Sala Bolognese e a S. Agata Bolognese. Nello stesso tempo, ebbe un ruolo di rilievo nell’attività di resistenza promossa dall’Azienda tranviaria municipale di Bologna, insieme con Dovilio Chiarini , Rinaldo Marabini , Filippo Pasquini , Augusto Monterumici , Adelante Proni. Il piano per lo sciopero dell’1 marzo 1944 venne discusso, il 7 febbraio precedente, in una riunione svoltasi nella sua abitazione, in via Gandolfi. Fu lui a presentare ai dirigenti dell’azienda tranviaria la rivendicazione dei lavoratori. Fu ancora lui a decidere di far rientrare il servizio per evitare o limitare il rastrellamento dei tedeschi nel centro della città e “anche per far vedere ai nostri nemici che eravamo vivi”. Fermato, interrogato, venne incarcerato a Bologna dal 5 marzo al 10 aprile 1944. Riconosciuto partigiano dall’1 novembre 1943 alla Liberazione.