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La settimana aviatoria di Bologna

1925

Schede

Le invitte, superbe ali d'Italia, nel canto possente e gioioso dei motori, solcarono nella settimana dal quattro all' undici ottobre il cielo di Bologna, terso e levigato come cristallo, compiendo veri prodigi. Sotto il diretto comando del capitano Sandalli, i valorosi piloti della 115 squadriglia, procurarono ad oltre duemila passeggeri la gradevole sensazione di una gita per le vie del cielo. All'infuori del pubblico romano, a nessun altro pubblico d'Italia era stato concesso l'emozione di un viaggio aereo, sicchè Bologna, con la sua manifestazione s'è posta fra le primissime città italiane nel movimento delineatosi per la formazione e l'affermazione di una coscienza aviatoria.

E l'iniziativa del Comando di Corpo d'Armata trovò l'adesione entusiastica delle Autorità e della cittadinanza bolognese. Fin dalle prime ore del pomeriggio di domenica 4 ottobre, una fiumana di popolo si riversò impaziente lungo la strada di Ravone e nelle tribune appositamente preparate nel campo di aviazione "Fausto Pesci". Numerosissime le Autorità. Notammo: S. E. Sani, comandante del Corpo d'Armata, gli on. Manaresi e Chiarini, il generale Radini Tedeschi, comandante di Zona della M. V. S. N., il generale Goggia, il generale Fano, il generale Armani, comandante la Zona Aerea, il colonnello Scola, capo di S. M., il colonnello Scimeca, il colonnello Tavani, il colonnello Gambelli, il colonnello Centofanti, il colonnello Cocoli, il colonnello Boscardi, il comandante Sibilla del 63° Gruppo aeroplani, il maggiore Reggiani, il maggiore Laghi, gli assessori Roversi e Simonini per il Comune, il prof. Brugia e il cav. Gheduzzi, segretario, per la Provincia, il commissario cav. Musco, il console Diamanti, il maggiore Ponti per i combattenti, il tenente Lucidi per la Federazione Arditi, il tenente Freri, arditissimo paracadutista, un folto stuolo di ufficiali di tutte le armi, le rappresentanze del Fascio, dell' Avanguardia e dei Balilla, una elegantissima e numerosa falange di signore e signorine. Guidate dagli ufficiali del campo "Fausto Pesci,, le Autorità ed il pubblico iniziano la visita degli hangars, mentre nel cielo cominciano già a volteggiare agilissimi caccia e grossi apparecchi da bombardamento. Dopo poco la manifestazione entra nella sua fase più interessante: una squadriglia inizia la caccia ad alcuni grossi apparecchi da bombardamento che eseguono un formidabile attacco all'aeroporto. La manovra, emozionantissima, strappa grida di ammirazione al pubblico che non si stanca di applaudire. Terminato il... bombardamento, entrano in iscena i "Caproni", che eseguono alla loro volta una serie interessantissima di voli di guerra. Un caccia pilotato da uno dei più valenti aviatori della squadriglia fra l'ammirazione della folla, esegue una serie di bellissimi "loopings", mentre un altro lo imita a quota altissima, aggiungendo audacissime impennate ed acrobazie di ogni genere. Terminate le acrobazie un "Ansaldo" spicca il volo fra l'unanime attenzione. Il megafono avverte che esso reca a bordo il valoroso paracadutista tenente Freri. L'areoplano raggiunge in breve una quota di oltre mille metri e si scorge ad un tratto, nettamente, il tenente Freri sporgersi dalla carlinga e precipitarsi nel vuoto. È un attimo di intensa emozione. Per una trentina di metri l'uomo precipita. Poi il piccolo involucro del paracadute si gonfia ed il bianco ombrellone s'apre, arrestando di scatto la paurosa caduta. Un applauso fragoroso scoppia su tutto il campo. Dalle tribune e dai recinti la folla grida entusiasmata, agitando i fazzoletti. Dopo una dolce discesa di qualche minuto, il tenente tocca terra e si libera dalle corde dell' apparecchio, accolto con vivo entusiasmo dai colleghi festanti.

Si iniziarono quindi i voli per i passeggeri, che continuarono fino a sera inoltrata, per essere ripresi nei giorni seguenti fino alla domenica successiva, nella quale la manifestazione aviatoria si ripetè con un programma più interessante e più vasto. I voli eseguiti nella settimana furono 683 e, come abbiamo detto, oltre duemila i passeggeri trasportati. Furono eseguiti inoltre 14 voli ad alta quota (oltre i 4000 metri) per esercitazioni, N. 66 voli di prova per motori ed apparecchi e N. 8 voli per lancio di paracadutisti. Nel trimestre agosto-ottobre, la 115ª Squadriglia eseguì 361 ore e 35 minuti di voli. L'organizzazione della settimana aviatoria riuscì perfetta. Di ciò va lode al maggiore cav. Reggiani, al maggiore cav. Laghi, al comandante della gloriosa 115ª Squadriglia, capitano Sandalli ed a tutti gli altri piloti che contribuirono affinchè la manifestazione si rendesse degna degli organizzatori.

Testo tratto dalla rivista 'Il Comune di Bologna', ottobre 1925.