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Giovanni Tebaldi

24 Luglio 1903 - [?]

Scheda

Giovanni Tebaldi fu Luigi, nato a Modena il 24 luglio 1903.
Partecipò alla Guerra di Spagna come "Seniore" della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN). 
In seguito all’occupazione nazista della penisola, venne nominato dal comando tedesco di stanza a Perugia capo della polizia. Diventò in breve tempo tristemente famoso per le sue feroci persecuzioni ai danni della popolazione e fece arrestare il prefetto Gregorio Notarianni, il questore Annino Coletti e molte altre personalità cittadine.
Questore di Bologna dal novembre 1943 al settembre 1944, aveva trasformato la sua residenza in via Siepelunga 67 - villa Campanati, chiamata "villa triste", in luogo di tortura a disposizione di Renato Tartarotti, suo sottoposto e comandante del Reparto Autonomo di polizia Ausiliaria (CAS).
Allontanato da Bologna, rimase a dirigere la questura di Trieste dall’ottobre del ’44  fino all’aprile del 1945.

 



Venne arrestato il 1° maggio del ’45 dalle truppe iugoslave ed internato in un campo di concentramento per 50 giorni per poi esser rilasciato per mancanza di accuse a suo carico.
Fece ritorno a Trieste, dove prese alloggio in una camera ammobiliata in via Fabio Severo 17, presso Sollinger e lì rimase fino alla fine del dicembre 1945, quando si allontanò poi per ignota destinazione, dileguandosi.
La giustizia italiana, nel mentre, diramò un mandato di cattura contro Tebaldi l’11 novembre 1945 per il reato di collaborazionismo e per diversi crimini riguardanti la tortura e le percosse ai danni di diversi partigiani.
Alla data dell’8 gennaio 1947 Tebaldi risultava ricercato perché colpito da un ordine di cattura della Corte d’Assise Straordinaria di Bologna, che lo condannò in primo grado a 9 anni di reclusione, poi ridotti a 2.
Finalmente arrestato, a causa del decreto di liberazione condizionale firmato il 25 ottobre 1955 dal ministro Aldo Moro, Tebaldi venne scarcerato.

Ivan Spada