Pio Tampieri

Pio Tampieri, da Malgherano e Romilda Rubini; nato il 14 settembre 1892 a Imola; ivi residente nel 1943. 3ª elementare. Bracciante.
Prestò servizio militare in fanteria a Bologna dal 15 maggio 15 al 26 novembre 1918.
Iscritto al PCI. 
Il 6 dicembre 1930 fu arrestato, con altri 88 antifascisti imolesi tra i quali i fratelli Giuseppe e Mario, e deferito al Tribunale speciale per «associazione e propaganda sovversiva e detenzione di armi». Il 20 maggio 1931 venne prosciolto in istruttoria, ma non liberato.
Il 7 luglio fu assegnato al confino per 3 anni per «attività comunista» e inviato prima a Stigliano (MT) e quindi a Ventotene (LT). Il 16 novembre 1932 tornò in libertà a seguito della concessione dell'amnistia per il decennale fascista.
Classificato di «3a categoria», quella delle persone considerate politicamente più pericolose, dal 22 al 25 ottobre 1936 venne arrestato in occasione della visita di una «Altissima Personalità» a Bologna.
Arrestato nuovamente il 27 settembre 1937, il 6 novembre fu assegnato al confino per 4 anni per «manifestazione in favore della Spagna rossa». Andò prima a Ponza (LT) e quindi a Pisticci (MT). Tornò in libertà il 4 gennaio 1941. Complessivamente fece 22 mesi di carcere e 39 di confino.

Durante la lotta di liberazione militò nel battaglione Pianura della brigata SAP Imola e operò nella zona di Sesto Imolese. Catturato l'8 settembre 1944, fu internato in un campo di concentramento in Germania.
Riconosciuto partigiano dall'1 dicembre 1943 al 14 aprile 1945. [B-O]