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Valter Loreti detto/a Mastrilli

6 dicembre 1922 - [?]

Scheda

Valter Loreti, «Mastrilli», da Gaetano e Altea Tinca; nato il 6 dicembre 1922 a Imola. Nel 1943 residente a Granarolo Emilia. Licenza elementare. Nichelatore. Prestò servizio militare a Cento (FE) nel genio dal 17 settembre 1942 all'8 settembre 1943, quando, abbandonato l'esercito, ritornò a casa e riprese il suo lavoro.
La lettura di volantini antifascisti lo portò a «capire certe ingiustizie che il fascismo imponeva».
Nel marzo 1944 richiamato alle armi dalla RSI, dopo essersi consultato con gli amici Bruno Bolelli e Sergio Bettini scelse la clandestinità. L'8 marzo 1944 raggiunta Cadriano (Granarolo Emilia), prese contatti con gli antifascisti locali.
Venne formata una squadra composta da Loredano Bettini, Sergio Biancoli, Bruno Bolelli, Giuseppe Scaramagli e Sarro Toschi.
La prima base fu casa Gottardi a Quarto Inferiore (Granarolo Emilia), poi a Fiesso di Castenaso nel campo di canapa di Marino Regazzi.
Il 2 giugno 1944 mentre con il gruppo era diretto a Molinella, disarmò alcuni carabinieri incontrati per strada. Smarrita la strada ripiegarono a San Martino dei Manzoli verso Minerbio, scontrandosi con le brigate nere. Nel combattimento venne ucciso Loredano Bettini. Portatosi a Marmorta (Molinella) dopo aver partecipato allo sciopero delle mondine, partì per la montagna. Militò nel 3° battaglione Carlo della 36a brigata Bianconcini Garibaldi con funzione di caponucleo.
Partecipò alle battaglie di Monte Bastia e di Monte Battaglia. Dopo il congiungimento con gli alleati fu trasferito a Firenze.
Arruolatosi come volontario nella div Cremona combattè fino alla Liberazione.
Riconosciuto partigiano con il grado di sergente dall'8 marzo 1944 al 22 febbraio 1945. Testimonianza in RB5 e in A. Bonetti-L. Broccoli-G. Ognibene, Castenaso: un contributo per la conquista della libertà e della democra zia (1900-1975), Bologna, 1975. [AQ-B]