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Federazione giovanile socialista italiana (FGSI)

1903

Schede

Subito dopo la nascita del PSI, i giovani socialisti cominciarono a sentire l’esigenza di avere un organismo proprio e autonomo dal partito.
Dopo lunga elaborazione il 6 e 7.9.1903 a Firenze si tenne il congresso costitutivo della Federazione giovanile socialista italiana. Erano presenti 45 delegati in rappresentanza di 54 circoli giovanili, tra i quali uno di Bologna. “La Gioventù socialista” era il settimanale della FGSI.
Nel 1907, con l’uscita dell’ala sindacalista, “L’Avanguardia” divenne l’organo ufficiale che, per qualche tempo, fu diretto da Ignazio Silone.
Nel 1919 i dirigenti della FGSI auspicarono l’autonomia totale dal PSI e nel 1920 il superamento della linea riformista e l’adesione alle tesi dell’Internazionale comunista di Mosca.
Il 29-31.1.1921 a Firenze si tenne il congresso nazionale della FGSI, presenti 200 delegati in rappresentanza di 53.314 iscritti.
All’inizio dei lavori fu messo ai voti un documento approvato dal Comitato centrale della FGSI che recitava: «Il C.C. delibera che nel convegno sarà data la parola solo ai rappresentanti dei partiti appartenenti alla Internazionale Comunista». Il documento ebbe 12.629 sì e 12.035 no. 4.905 voti andarono ad un documento intermedio, che prevedeva la libertà di parola per tutti, e 2.000 furono i voti dei delegati che si astennero (Il Congresso della Gioventù Comunista, in “Il Comunista”, n.2, 3.2.1921).
I delegati della frazione comunista, pur essendo in minoranza, riuscirono ad impedire ai socialisti di prendere la parola e li indussero ad uscire dalla sala in segno di protesta. Rimasti padroni del congresso, i delegati comunisti si pronunciarono per il superamento del PSI e uscirono dalla FGSI. Sciolta all’avvento del fascismo, la FGSI è rinata nel 1945. [O]