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Renato Daghia detto/a Franchi

13 marzo 1920 - [?]

Scheda

Renato Daghia, «Franchi», da Alfonso e Pia Marani; nato il 13 marzo 1920 a Ozzano Emilia. Nel 1943 residente a Castel San Pietro Terme. Licenza elementare.
Prestò servizio militare nei carabinieri dal 7 settembre 1938 all'8 settembre 1943 con il grado di vice brigadiere.

Dopo l’8 settembre 1943 decise di lasciare Roma dove prestava servizio militare. Rientrato a Castel San Pietro Terme, dal novembre 1943 collaborò con il movimento resistenziale. Militò nei gruppi SAP di Castel San Pietro Terme con funzione di comandante di compagnia e operò nella valle del Sillaro. Nella primavera 1944 l'organizzazione dei gruppi sappisti venne aggregata alla 66a brigata Jacchia Garibaldi. Nell'inverno 1944-45 insieme al suo battaglione incominciò a rilevare «le postazioni nemiche, la disposizione dei campi minati, le fortificazioni costruite dai tedeschi sul costone del Sillaro».
Nel febbraio 1945 il suo gruppo fu incaricato di prendere i contatti con gli alleati «prima che avesse inizio l'attacco frontale del paese». Prelevato da una pattuglia tedesca in ripiegamento, fu costretto a trasportare le salmerie in paese. Ebbe così modo di osservare la difesa approntata dai tedeschi. Di essa rese edotto il comando alleato che, al fine di stroncare ogni resistenza tedesca aveva già predisposto il bombardamento a tappeto di Castel San Pietro Terme. Dopo trattative, riuscì ad ottenere la sospensione per 24 ore. Venne predisposto, dalla 66a brigata Jacchia Garibaldi, dai gruppi SAP, l'accerchiamento delle truppe tedesche. La città fu liberata senza ulteriori danni. Dopo la liberazione il comando militare alleato (AMG) lo incaricò di riorganizzare la stazione dei carabinieri di Castel San Pietro Terme.
Riconosciuto partigiano dall' 1 giugno 1944 alla Liberazione. Testimonianza in: S. Prati, La Resistenza a Castel San Pietro, Imola, 1975. [AQ]