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Giovanni Venturelli

[?] - 1486

Scheda

ARMA: D’azzurro al capo palo d’oro accostato da due stelle dello stesso ed abbassato sotto un capo di rosso caricato di una ruota del secondo di quattro raggi.
Lo scudo è cimato da un elmo d’argento con svolazzi.
Il cartiglio sottostante dello scudo dice: IOAN· VENTVRELLVS / AMERIN· LOCVM· / 1460. (Giovanni Venturelli di Amelia. Luogotenente 1460).

Lo stemma Venturelli, così come appare nel soffitto del salone del palazzo vescovile di Amelia, era d’azzurro al capo-palo d’oro accostato da due stelle d’argento ed abbassato sotto un capo di rosso caricato di una ruota d’oro.

L’antica famiglia patrizia dei Venturelli di Amelia fu di parte guelfa e si estinse nel sec. XIX in un Federico, più volte gonfaloniere di Amelia. Evangelista, colto archeologo, fu castellano della Rocca minore di Assisi sotto Sisto IV; un Arcangelo era castellano di Cascia nel 1437. Filippo fu Vescovo di Amelia dal 1426 al 1442, epoca in cui morì.

Giovanni Venturelli, figlio di Bernardino, era nipote del Vescovo Filippo, egli divenne Vicelegato di Bologna per il Cardinal Angelo Capranica nel 1460 ed in tale veste, scortò fuori città la regina di Cipro di passaggio per Bologna nel 1461.
Nel 1467 era ancora in città perché il Cardinal Savelli Legato, si era recato a Roma. L’anno successivo era nominato Luogotenente di Romagna; venne poi impiegato da Sisto IV in varie legazioni ed infine lo stesso Papa lo nominò nel 1475 Vescovo e Governatore di Cesena dove poi un ramo della famiglia si stabilì.

Morì a Roma nel 1486. Dalle notizie riportate trattasi quindi di un ecclesiastico; non si spiega perciò la presenza dell’elmo che timbra lo scudo, a meno che il Venturelli all’epoca in cui era luogotenente a Bologna, non avesse ancora vestito l’abito ecclesiastico. Cosa che non è stato possibile accertare.