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Paolo Emilio Sfondrati

20 Marzo 1561 - 14 Febbraio 1618

Scheda

ARMA: Inquadrato, nel 1° e 4° d'oro alla banda doppio merlata d'argento, nel 2° e 3° d'azzurro all'albero al naturale terrazzato di verde.
Lo scudo è sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: PAVL. CAM. CARDIN· / SFONDRATVS GREC. PP. XII. / NEP. L. 1589 (Cardinale Paolo Sfondrati. Camerlengo. Nipote di Papa Gregorio XII. Legato 1589).
In realtà egli era nipote di Gregorio XIV e non XII come riportato sul cartiglio.
Anche quest'arma non è stata correttamente dipinta, l'arma autentica degli Sfondrati era: Inquartato, nel 1° e 4° d'oro alla banda doppio merlata d'azzurro caricata da un filetto d'argento e accostata da due stelle d'azzurro, nel 2° e 3° d'azzurro all'albero al naturale terrazzato di verde.

Gli Sfondrati erano originari di Cremona trapiantati successivamente a Milano.
Essi dettero a Cremona 36 decurioni dei quali i primi furono Alberto e Caraziolo eletti nel 1152. Possedettero numerosi feudi e furono Baroni di Valsassina, Conti del S.R.I., Duchi di Montemarciano, ecc.
Francesco Sfondrati, Conte della Riviera, Barone di Valsassina, Decurione Milanese e Consigliere ducale fu padre di Nicolò, il futuro Gregorio XIV, egli venne creato Cardinale da Paolo III dopo che, rimasto vedovo, vestì l'abito ecclesiastico. Due altri furono i cardinali della famiglia.

Sfondrati Paolo Emilio, figlio di Paolo e Sigismonda d'Este, nacque il 20 marzo del 1561.
Della sua giovinezza si sa poco, se non che fu educato presso il seminario di Cremona. Nel 1575 era a Roma come convittore laico presso la Congregazione dell'Oratorio e ivi si convertì diventando abate. Nel 1580 il padre richiamò a Milano Sfondrati e lo inviò a Pavia a studiare diritto. Qui ebbe come compagno di studi Federico Borromeo. 
Egli fu creato Cardinale nel 1590 a 32 anni dallo zio Gregorio XIV, che lo aveva educato subito dopo la sua elezione; durante il breve pontificato dello zio, fu il suo principale consigliere, diventando oggetto di inevitabili e numerose critiche.  
Venne inviato nel gennaio 1591 (non nel 1589 come si legge sul cartiglio) Legato a Bologna ove restò fino al settembre del 1592.
Oltre a questo incarico, lo Sfondrati fece anche parte della congregazione incaricata di esaminare la situazione della Francia, dove era in atto una guerra tra Enrico di Borbone e la lega cattolica, guidata dai Guisa e apertamente appoggiata dalla Spagna.
Il Papa, che era di indole ascetica e non preparato politicamente, affidò nelle mani del nipote quasi tutto il governo ecclesiastico.
Ma con la morte del Papa, il suo potere venne meno. Con l'elezione di Clemente VIII infatti il suo ruolo non fu più di primissimo piano, anche se esercitò comunque incarichi di rilievo, come quello di membro della Congregazione dell'Indice dei libri proibiti e cardinale protettore della Congregazione di Monte Oliveto.
Nel 1607 Paolo V lo nominò Vescovo di Cremona, incarico che resignò nel 1610, mentre nel 1611 ottenne la diocesi di Albano.
Di animo pio e costumi integerrimi distribuiva le sue rendite ai poveri. Fu molto amico di S. Filippo Neri presso il quale aveva studiato.
Morì nel 1618 in Tivoli a 58 anni di età e fu sepolto nella Chiesa di S. Cecilia.