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Paolo Pallavicini

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Scheda

ARMA: Scaccato di argento e di rosso ed il capo d'oro.
Lo scudo è cimato da un cappello prelatizio di nero guarnito con fiocchi di rosso e con cordoni e fiocchi laterali di violetto.
Il cartiglio sottostante dice: PAVLVS PALAVICINVS / PROTON. GVBERNATOR / 1555. (Paolo Pallavicini, Protonotario. Governatore 1553).

Questa celebre famiglia ghibellina era originaria di Piacenza, forse risalente al ceppo degli Obertenghi.
Adalberto, sceso in Italia con Ottone I e nominato suo Vicario in Lombardia, si fermò nel Piacentino e di lì la sua discendenza si diramò in varie parti d'Italia. Oberto, famoso capitano soprannominato Pellavicinus, da cui originò poi il cognome, divenne signore di molte terre e città di Lombardia. Suo figlio Alberto, assieme al fratello Guglielmo, diede origine a due grandi rami della famiglia suddivisa poi in varie linee.
I Pallavicini discendenti da Guglielmo, divennero signori di un vasto territorio tra Parma, Piacenza e Cremona che venne chiamato «Stato Pallavicino» e la cui capitale fu Busseto. La famiglia seguì costantemente la legge longobarda per cui i suoi feudi vennero sempre divisi fra tutti i figli maschi e ciò fu causa di indebolimento e di accaniti contrasti.
I Pallavicini ebbero titolo di Marchesi nel 1395 e ottennero il Patriziato Veneto nel 1427. Tra i loro membri innumerevoli sono i condottieri, i podestà, cavalieri di Malta, capitani, ecc.
L'arma dei Pallavicini di Lombardia era: 5 punti d'argento equipollenti a 4 di rosso ed il capo d'oro all'aquila spiegata di nero (capo dell'Impero).
Nel 1220 Niccolò, probabilmente figlio dell'altro fratello Alberto, si stabilì in Genova.
I Pallavicini di Genova si aggregarono poi, secondo il costume genovese, ad altre famiglie quali i Buzzenghi, i Frascolati ed i Guarachi e di questi ultimi adottarono lo stemma: «D'oro alla fascia doppio merlata di nero».
Nel 1460 Babilano Pallavicino, ricco commerciante in Pera (Costantinopoli), entrò nell'«albergo» Gentile assumendone il cognome e lo stemma che fu da allora: «5 punti d'oro equipollenti a 4 d'azzurro ed il capo d'oro alla fascia scorciata e doppio merlata di nero».
Il figlio di Babilano, Antoniotto, allorché divenne cardinale, volle ripristinare l'antico cognome con il quale la famiglia nel 1528, costituì uno dei 28 «alberghi» della città. I Pallavicini occuparono ripetutamente le più alte cariche della Repubblica: 52 furono i senatori, 3 i dogi, molti gli uomini d'arme, gli ammiragli, i diplomatici, i letterati, ecc.
Numerosi furono i vescovi ed i prelati, 5 i cardinali del ramo genovese, 2 del ramo lombardo.

Paolo Pallavicini, figlio di Giovanni e di Maria Doria, nacque a Genova, ed apparteneva ad un ramo genovese della famiglia estintosi nel 1741; contrariamente a quanto farebbe credere lo stemma dipinto sul muro che, pur essendo incompleto, somiglia a quello del ramo lombardo.
Del personaggio però si sa poco, non si conosce né l'anno della sua nascita né quello della sua morte.
Egli era Protonotario Apostolico quando Paolo IV lo nominò, nel 1555, Governatore di Bologna; carica che mantenne solo per pochi mesi, dal giugno al settembre, quando venne sostituito da Lorenzo Lenzi.