Salta al contenuto principale Skip to footer content

Gian Francesco Negroni

3 Ottobre 1629 - 1 Gennaio 1713

Scheda

ARMA: D'oro a tre pali dì nero.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d'oro e sormontato da un cappello cardinalizio con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio sottostante dice: IO. FRAN. NE-/GRONVS CARD. / LEG. 1687. (Cardinal Giovan Francesco Negroni. Legato. 1687).

La famiglia Negrone o Negroni era di Genova, di parte guelfa e le sue memorie risalgono al 1090, quando un Negrone originario di Locamo, si stabilì a Genova dando inizio alla famiglia. 
Tra i suoi membri ci furono consoli, ambasciatori, capitani come Barnaba, comandante dei famosi balestrieri genovesi, uomini di mare, banchieri, governatori come Ambrogio (1488-1489) governatore di Corsica, podestà, Cavalieri di Malta e quattro dogi. 
Nel 1525 la famiglia formò uno dei quattro «alberghi» in cui venne suddivisa tutta la nobiltà genovese.

Negroni Gian Francesco nacque a Genova il 3 ottobre del 1629 dal senatore genovese Giambattista e da Placida Gentile. 
Studiò a Perugia dove conseguì il dottorato in legge. Trasferitosi a Roma intraprese una brillante carriera ecclesiastica favorita anche dalle larghe possibilità finanziarie di cui disponeva. A Roma, nel luglio del 1656 durante la peste, fu delegato dalla congregazione della sanità quale commissario "sopra il Ghetto", incaricato di sovrintendere alla clausura del quartiere ebraico. L'anno successivo diventò referendario apostolico.
Alessandro VII lo nominò Governatore di Terni e successivamente di Fabriano, Jesi, Spoleto, di Romagna, dell'Umbria e della Campagna dove contrastò validamente il brigantaggio che vi regnava. Nel 1669 o 1670 divenne chiericato di Camera e nel 1673 fu anche prelato dll'arciconfraternita della Carità.
Dopo aver partecipato a varie congregazioni, nel 1676 fu nominato nella congregazione prelatizia deputata ai conti della Reverenda Camera apostolica. Nel 1679 acquistò la carica di prefetto dell'Annona e nel 1681 quella di tesoriere generale della Camera apostolica
Venne creato Cardinal Diacono con i l titolo di S. Cesario il 2 settembre del 1686. Nel 1687 era stato eletto Vescovo di Faenza dove tenne un sinodo. 
Fu inviato come Legato a Bologna, dove restò dal novembre del 1687 al novembre del 1690. Qui trascorse un triennio senza particolari vicende, tolti i consueti attriti col senato cittadino e l'attività di repressione del banditismo nelle campagne.
Durante il conclave del 1691 redasse una scrittura nella quale affermava l'esigenza di eleggere un papa alieno dal nepotismo e dall'influenza delle opposte fazioni del Collegio cardinalizio legate alle corti. Con l'elezione di Innocenzo XII occupò una posizione di seconda fila.
Rinunziato poi al vescovato nel 1697 si ritirò in Roma. Quasi nulla si conosce della sua vita nel primo decennio del Settecento.
Dal 1709 in poi prese le distanze dalla politica papale e morì a Roma il primo gennaio del 1713. Fu sepolto nella Chiesa del Gesù.