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Lorenzo Gelsi

[?] - 1603

Scheda

ARMA: D'oro al gelso sradicato al naturale poggiato sulla campagna di verde.
Lo scudo è cimato da una croce trilobata d'oro e sormontato da un cappello vescovile con cordoni e fiocchi laterali.
Il cartiglio ricorda il secondo periodo di governatorato espletato dal Gelsi nel 1596 e recita: LAVRENTIVS CELSIVS EP· / GVB· ITERVM· / 1596· (Lorenzo Gelsi vescovo, di nuovo governatore 1596)

L'arma raffigurata sul muro presenta una incongruenza dal punto di vista araldico: un albero araldico o è piantato o è sradicato. In realtà l'arma autentica dei Gelsi era: D'oro al gelso di verde.

I Gelsi, originari di Nepi, erano una famiglia di agrari che si arricchirono con il commercio del grano; nel XVI sec. si trasferirono a Roma e si imparentarono con i Capranica, con i Caffarelli, i Bentivoglio ed i Corbara. Rivestirono la carica di conservatore parecchie volte, due furono i vescovi, altri furono canonici di S. Pietro, uditori di Rota, ecc. La famiglia si estinse nel 1746.

Lorenzo Gelsi nacque a Roma, egli fu prima protonotario apostolico poi referendario di Segnatura e nel 1591 divenne Vescovo di Castro. Inviato poi a Bologna quale Vicelegato del Cardinal Sfondrati nel 1592 vi restò fino al marzo del 1593 e nel 1596 ritornò di nuovo a Bologna come governatore. Morì nel 1603.