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I fascisti contestano il prefetto Mori

9 Febbraio 1922

Schede

Dopo la sentenza con cui il Tribunale di Bologna riconosce colpevoli di violenza privata alcuni fascisti, il pubblico ministero è fatto oggetto di una dura contestazione.
Squadre armate di camicie nere danno l'assalto alla prefettura.
Gli scontri e le violenze si prolungano anche nella giornata successiva, durante la quale i fascisti vanno anche a manifestare davanti al comando di corpo d'armata, invocando a gran voce la dittatura militare.
Le squadre se la prendono in modo particolare contro il prefetto Mori.
Secondo "L'Assalto" dell'11 febbraio "Il vicerè (Mori) continua a fare schifo in modo enorme, porco, ributtante. Fa condannare i fascisti perchè sono fascisti".
Alcuni giorni dopo, il 14 febbraio, "il prefettissimo" della regione padana vedrà ridimensionata la sua giurisdizione alla sola provincia di Bologna.

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