Grazia Edgardo

Grazia Edgardo

20 Novembre 1897 - 7 Giugno 1979

Note sintetiche

Scheda

Edgardo Grazia, figlio di Gaetano e di Elvira Cervellati, nacque a Bologna il 20 novembre 1897 e ivi morì il 7 giugno 1979.

Dai documenti a noi pervenuti, risulta che perse molto presto ambedue i genitori. Combattè nella Prima Guerra Mondiale con il grado di sottotenente e, nel tempo, fu poi capitano di complemento. Grazie ad una tessera di riconoscimento (la n. 139768) rilasciata il 28 aprile 1918 dal R. Esercito Italiano, abbiamo anche una sua sommaria descrizione fisica: altezza m. 1,65; capelli castani; occhi neri, che corrisponde alle immagini fotografiche a disposizione. Successivamente, nel novembre 1923 (come risulta dall’Archivio Storico dell’Alma Mater Studiorum- Università degli Studi di Bologna), si laureò in ingegneria.

Negli anni successivi divenne un funzionario della Direzione Generale Antichità e Belle Arti e, grazie a questo incarico, viaggiò lungo tutta la penisola, vivendo anche lunghi periodi lontano da Bologna. Sempre dai documenti in possesso della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, risulta che –negli anni Quaranta- fosse tornato in città e prestasse la sua opera come dipendente della locale R. Soprintendenza ai Monumenti. Tant’è che in archivio si trova una sorta di lasciapassare rilasciato in data 30 luglio 1943 dal Comando della Difesa Territoriale di Bologna – Ufficio O.P. che autorizza l’ing. Grazia “a circolare in luoghi ove si trovano monumenti colpiti dall’offesa aerea in Bologna e Provincia. Detto funzionario può altresì fotografare, rilevare edifici ed occuparsi delle operazioni di sgombero e consolidamento provvedendo a porre in salvo oggetti d’arte ed elementi scultorei e architettonici”. Nell’immediato dopoguerra, si occupò poi di censire i monumenti che necessitavano di restauro o di ricostruzione. Il suo ultimo indirizzo era in via Irnerio n. 8.

Collezionista e raccoglitore inesauribile, predispose che, alla sua morte -non essendosi mai sposato e non avendo avuto figli-, suo erede universale sarebbe stata la Cassa di Risparmio in Bologna. I materiali oggetto della donazione appartengono a diverse tipologie: dai libri alle fotografie alle cartoline postali; dalle opere d’arte (dipinti, disegni, grafica) ad oggetti di arredo. I materiali sono conservati per la maggioranza presso la Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, inserita nel percorso museale di Genus Bononiae - Musei nella Città.

Riposa nel Campo 1946 della Certosa di Bologna.

Daniela Schiavina

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

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Documentario | Bologna nel Lungo Ottocento (1794 - 1914)
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La Città Rossa nella Grande Guerra
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Documenti
Grande Guerra nella città rossa (La)
Tipo: PDF Dimensione: 2.53 Mb

La Grande Guerra nella città rossa - Socialismo e reazione a Bologna dal 1914 al 1918. Testo di Nazario Sauro Onofri edito nel 1966 contenente una lettera autocritica di Pietro Nenni. Edizioni del Gallo, 1966.