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Memo Gottardi

12 aprile 1900 - [?]

Scheda

Memo Gottardi, da Albino e Teresa Bentivogli; nato il 12 aprile 1900 a Baricella. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Operaio.
Figlio di un operaio agricolo, divenne operaio di fabbrica. Appena diciottenne, aderì alla organizzazione giovanile socialista e condusse attività per il raggiungimento della fine della guerra.
Dopo il tumultuoso «biennio rosso» al sorgere del PCI, nel gennaio 1921, vi aderì immediatamente. Dal 1922 fu segretario di cellula e, quindi, fino a tutto il 1924, segretario di un settore della città di Bologna (A. Costa - San Felice - Saragozza).
Partecipò al 3° congresso provinciale del PCI nel 1925. Nel 1926 entrò a far parte del comitato cittadino del PCI. Per questo suo impegno politico fu oggetto di persecuzioni da parte dei fascisti e subì alcuni arresti.
Dal 1927 al 1930, imperante il regime fascista, fu nominato segretario della federazione provinciale di Bologna del PCI, che pur operando nella clandestinità, era particolarmente viva. Trovò ospitalità presso la famiglia di Dino Sasdelli.
Successivamente entrò a far parte dell'apparato del comitato centrale comunista che operava all'interno. Nel 1933, per sfuggire alle ricerche della polizia, lasciò l'Italia. Riparò in Francia e, poi, raggiunse l'Unione Sovietica. In quest'ultimo paese prese il lavoro in qualità di capo reparto della fabbrica d'automobili della città di Gorki.
Dopo l'attacco tedesco all'URSS, sferrato nel giugno 1941, partecipò alla difesa e al contrattacco operato dai sovietici. Dal 1942 al maggio 1945, fu incaricato, assieme a diversi altri antifascisti italiani, di svolgere attività educativa e di propaganda fra gli italiani fatti prigionieri dall'Armata Rossa nel corso dei combattimenti che dissolsero l'ARMIR inviata dal governo fascista al fianco dei tedeschi nell'aggressione alla Russia.
La sua lunga esperienza di lotta contro il fascismo e l'orgoglio di essere stato un operaio provetto, lo guidarono nella conquista di molte adesioni all'antifascismo fra i giovani compatrioti ex militari. [AR]