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Domenico Fanti

9 luglio 1879 - 25 ottobre 1918

Scheda

FANTI DOMENICO di Massimiliano e di Pontieri Adelaide, nato a San Giorgio di Piano il 9 luglio 1879 (immigrato da S. Giorgio di Piano il 9/11/1910), coniugato con Guernelli Maria, professione bracciante, soldato del 271° Reggimento Fanteria (BRIGATA POTENZA) – morto in prigionia venerdì 25 ottobre 1918 a Konigsbruck (Germania) per polmonite ed ivi sepolto tomba n. 171 (Ufficio Notizie del Ministero della Guerra in Dresda); per ONORCADUTI sepolto a Breslavia nel Cimitero Militare Italiano tomba n. 684.
“...Il 23 ottobre1917, da Faedis, ove si era trasferita il giorno 4, per effetto della critica situazione che si va delineando sulla fronte della 2^ armata, la “Potenza” si disloca con il 271° regg. Al Medio Stol, il 272° tra Sedula, Podbella e Stanovisce, il 273° tra Bergogna e Long. Precipitando gli eventi, il 272° sbarra la valle del Natisone alla stretta di Staro-Selo fra S. Volario, Vhr e Na Gradu; il 273° prende posizione sul costone a destra di Buriana a sbarramento della rotabile di Creda; il 271°, con due battaglioni, sbarra la rotabile di Monte Stol alla sella di Quota 1450, mentre il III battaglione viene lasciato in riserva nel Medio Stol per impedire eventuali infiltrazioni lungo le pendici dello Stol.
Mentre il 272° è in marcia per la stretta di S. Volaro-Robic, questa viene occupata dall’avversario, sì che il reggimento si schiera senza indugio con un battaglione sul costone di Potoki, con un altro sull’altura di S. Volario, il terzo in riserva. Nella notte, per completare lo sbarramento della valle del Natisone, il 273° invia un battaglione sull’altura isolata posta sulla sinistra del Natisone e dell’altura di S. Volario ed un altro verso la stretta di Robic. L’abnegazione, il valore ed i sacrifici della brigata in questa giornata rifulgono in tutta la loro pienezza per l’eroica resistenza a Monte Stol ed allo sbarramento di Robic. Attaccata da truppe soverchianti e munite di ogni mezzo di offesa, resiste calma e fredda sotto il fuoco, pronta e risoluta al contrattacco, manifestando la tenace volontà di non cedere un palmo di terreno.
La pressione nemica si fa sentire sempre di più, il 271°, disimpegnatosi dai riparti austriaci, raggiunge Platischis; il ripiegamento del 273° sul Monte Mia è contrastato dal violento fuoco e reso ancor più difficile dalla ripidità dei roccioni, unica via di ritirata.
Nella notte sul 26, il 272° occupa la linea Q. 961, Monte Carnizza; il 273° Monte Carnizza e Velikaglada; il 271° Monte Stampa per la difesa della Bocchetta. La brigata non ha che un compito: resistere fino alla morte sulle posizioni...” Nel frenetico susseguirsi di violenti scontri e repentini spostamenti di fronte lungo una dorsale impervia venne fatto prigioniero Domenico Fanti. (da Brigate di Fanteria – 8° vol.)
Altri componenti della famiglia Fanti si trovarono coinvolti e persero la vita nel contesto della Seconda Guerra Mondiale: “...In data 14 ottobre 1944 il di lui figlio Fanti Gualtiero, nato a San Giorgio di Piano il 24 febbraio 1903, coniugato con Vigna Mafalda, di professione impiegato, militante quale partigiano nella 4^ Brigata Venturoli, venne fucilato, unitamente al figlio Romolo nato a Castel Maggiore il 18 ottobre 1926 ed altre 32 persone (partigiani e civili), dai nazi-fascisti nella frazione Sabbiuno per rappresaglia allo scontro a fuoco fra i partigiani ed i fascisti che provocò la morte di 36 camicie nere, avvenuto presso la cascina Guernelli in via Saliceto...” (da gli antifascisti nel bolognese 1919-1945)