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Corpo di spedizione italiano in Russia, (CSIR)

luglio 1941 - primi mesi 1943

Schede

Nel giugno 1941, subito dopo l’aggressione della Germania contro l’URSS, Mussolini decise di partecipare a quel conflitto inviando il CSIR (Corpo di spedizione italiano in Russia).
Divenne operativo nel luglio 1941 nel bacino del Donetz, alle dipendenze di un’armata corazzata tedesca. Le unità erano le divv autotrasportate Pasubio e Torino e la div celere Amedeo d’Aosta alle quali furono aggiunti reparti d’artiglieria e un gruppo aereo. Gli oltre 60 mila militari erano comandati dal generale Giovanni Messe. Nel luglio 1942, con l’invio di altre truppe, il CSIR fu ribattezzato in ARMIR (Armata italiana in Russia).
Era comandata da Italo Gariboldi, sostituito poi da Messe. Comprendeva l’VIII armata, il XXIV Corpo d’armata, il II Corpo d’armata (divv Ravenna, Cosseria e Sforzesca), il Corpo d’armata alpino (divv Tridentina, Julia e Cuneense), per un totale di circa 230 mila uomini. Operò nel bacino del Don. Nel dicembre 1942, nonostante il valore dei soldati, il fronte italiano fu sfondato dall’Armata rossa.
L’ARMIR, che aveva ricevuto dal comando tedesco l’ordine di non ripiegare, fu circondata e subì durissime perdite: 84.830 tra caduti e dispersi e poco meno di 30 mila congelati. Decine di migliaia i prigionieri.
Nei primi mesi del 1943 rimpatriò quello che restava dell’ARMIR. [O]


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