Alfeo Corassori

Alfeo Corassori, da Antonio e Rosa Tirabassi; nato il 3 novembre 1903 a Campagnola (RE). Fin dal 1921, in provincia di Reggio Emilia, si adoperò come attivista comunista nell'organizzazione di gruppi armati per contrastare l'azione dei fascisti e nella diffusione della stampa. Nel 1923 fu condannato a 6 mesi di carcere per attività antifascista.
Essendo stato trovato in possesso, nel 1927 a Milano, di vario materiale di propaganda antifascista, con sentenza del 14 luglio 1927 fu condannato dal Tribunale speciale a 10 anni, 1 mese e 3 giorni di carcere per propaganda comunista, apologia di reato e offese a Mussolini. Liberato in seguito ad amnistia, riprese l'attività antifascista, finché, nel 1934, fu condannato a 5 anni di confino che scontò a Ponza (LT) e a Lipari (ME).
Fu nuovamente arrestato durante i quarantacinque giorni del governo Badoglio.

Dopo l' 8 settembre 1943 prese parte alla lotta di liberazione come organizzatore del movimento partigiano in provincia di Modena, ispettore delle brigate Garibaldi, membro del Triumvirato insurrezionale del Nord Emilia. Appartenne altresì al CLN di Modena e dal marzo 1944 passò, per ragioni cospirative, alla segreteria della federazione comunista di Bologna dove si occupò precipuamente di dirigere l'attività dei comunisti nel gruppo di fabbriche comprese fra la zona di porta Saragozza e porta Galliera. Testimonianza in RB1. [C]