Giuseppe Collesei

Giuseppe Collesei, da Donato e Maria Todesco; nato il 22 giugno 1883 a Lamon (BL). Muratore. Iscritto al PSI e poi al PCI.
Emigrato in Svizzera nel 1904, venne espulso per attività politica. Tornato a Lamon fu schedato nel 1920.
Il 24 novembre 1926 venne arrestato e assegnato al confino per 4 anni perché «La sua attività e influenza antifascista hanno impedito la costituzione del fascio di Lamon sino al novembre 1925».
Andò alle Lipari (ME), dove il 10 dicembre 1927 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale, con altri 45 confinati, per «Ricostituzione del PCI e propaganda sovversiva». Il 16 agosto 1928 fu prosciolto in istruttoria e ricondotto al confino a Ponza (LT) e poi di nuovo alle Lipari sino all'1 febbraio 1930, quando venne liberato.
L'1 aprile 1931 fu ammonito, perché sospettato di svolgere propaganda antifascista. Per sottrarsi alle persecuzioni fasciste, nel 1932 si trasferì a Bologna. Il 22 ottobre 1936 fu fermato in occasione della visita a Bologna di una «Altissima Personalità». Fu controllato sino al 28 agosto 1943. [O]