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Osvaldo Clò detto/a Bologna

13 Gennaio 1926 - [?]

Scheda

Osvaldo Clò, «Bologna», da Francesco ed Ersilia Ferrari; nato il 13 gennaio 1926 a Monteveglio. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Ferroviere. Nel novembre 1943, avvicinato da Monaldo Calari, iniziò a distribuire stampa antifascista, a procurare armi e a tenere i contatti con i partigiani attivi nel bazzanese.
Alla fine dell'inverno 1943-44 raggiunse Montefiorino (MO) dove, aggregatosi alla div Armando, prese parte ai primi scontri con i tedeschi.
Partecipò poi alla battaglia di Montefiorino, ad un combattimento al passo delle Forbici e, il 16 settembre 1944, ad un'azione a Castelvetro (MO) in cui rimase gravemente ferito. Trasportato a Serramazzoni (MO) dove venne curato, nel novembre 1944 si unì alla brigata Gramsci.
Raggiunse Benedello (Pavullo nel Frignano (MO) da dove avrebbe dovuto proseguire per Bologna per partecipare alla liberazione della città, ma la mattina del 5 novembre 1944, la brigata fu attaccata da una colonna tedesca.
Dopo un lungo combattimento i tedeschi si ritirarono. Ferito, attraversò il fronte e fu ricoverato in ospedale. In seguito combattè a fianco degli alleati nella zona di Monte Belvedere. Riconosciuto partigiano dal 15 marzo 1944 alla Liberazione.
Ha pubblicato: Nel battaglione sovietico a Montefiorino, in Al di qua della Gengis Khan. I partigiani raccontano, pp.26-8. Testimonianza in RB3.