Filippo Cinti

Filippo Cinti, detto Profeta, da Luigi e Francesca Bartoli; nato il 3 marzo 1889 a Monzuno. Nel 1943 residente a Castiglione dei Pepoli. Bracciante. Antifascista.
Il 13 novembre 1929 fu arrestato e condannato a 6 mesi, per avere insultato pubblicamente Mussolini.
Il 4 giugno 1933 nuovo arresto, per un secondo insulto pubblico al dittatore.
Questa volta non fu processato perché il tribunale riconobbe che era minorato, avendo riportato «gravi ferite al capo» durante la prima guerra mondiale.
Fu ricoverato per qualche tempo in un istituto psichiatrico.
Il 30 aprile 1943 terzo arresto per avere pubblicamente parlato contro la Germania nazista. Tornò in libertà, senza processo, il 30 maggio.

Durante la lotta di liberazione militò nella brigata Stella rossa Lupo. Riconosciuto partigiano dall'1 ottobre 1943 alla Liberazione. [O]