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Cesare Stopazzini detto/a Cesarino

16 marzo 1913 - 14 dicembre 1944

Scheda

Cesare Stopazzini, nome di battaglia "Cesarino", da Ferdinando e Luigia Lambertini; nato il 16 marzo 1913 a Crespellano. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Meccanico artigiano.
Prestò servizio militare in fanteria ad Udine. Il mestiere praticato (cioè di vendita di attrezzature e di riparazioni di autoveicoli) e quindi la giustificata frequentazione della sua officina, posta in Crespellano, da parte di numerose persone, mascherò il via vai di clandestini e il loro ricovero nei rifugi ricavati all'interno della casa, oltre a consentirgli un lasciapassare tedesco e buoni di benzina per l'uso di un sidecar.
Nella sua officina trovarono rifugio e sostarono a lungo diversi perseguitati e combattenti; diverso carburante andò ai partigiani; motomezzi servirono per trasporti di uomini e generi vari in montagna.
Militò nel battaglione Tarzan della 7ª brigata GAP Gianni Garibaldi.
Venne arrestato assieme ad altri compagni, dietro delazione del fascista Ugo Lambertini (già infiltratosi nelle fila partigiane ed ospitato dagli Stopazzini), nella casa che da Ponte Samoggia porta a Calcara (Crespellano), la mattina del 5 dicembre 1944 nel corso del grande rastrellamento che investì anche la zona di Amola (San Giovanni in Persiceto). Rinchiuso nel carcere di San Giovanni in Monte (Bologna), fu prelevato assieme ad altri detenuti e fucilato ai colli di Sabbiuno di Paderno (Bologna) il 14 dicembre 1944.
Riconosciuto partigiano dall'1 marzo 1944 al 14 dicembre 1944. [Luigi Arbizzani]

E' sepolto nel Monumento Ossario della Certosa di Bologan ed è ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno e nel Monumento Memoriale di Monte Sabbiuno.