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Stele di Adelaide Foscarini Bentivoglio

1823

Schede

Nella ricca corrispondenza intercorsa tra Antonio Canova e Leopoldo Cicognara, il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia ricorda più volte la propria diᄂcile situazione famigliare. Cicognara aveva sposato in seconde nozze la vedova Lucia Fantinati che dal primo matrimonio aveva avuto una figlia, Adelaide Foscarini. La giovane donna, sposa del nobile ferrarese Guido Carlo Bentivoglio, attraversava alla fine del secondo decennio dell’Ottocento un periodo di profonda depressione che coinvolse tutta la famiglia, in particolare la madre e il marito. La sua situazione, peggiorata dalla perdita del figlioletto Eugenio, si concluse con la morte di Adelaide, avvenuta nel 1818. La stele commemorativa, da erigere nella chiesa di un paese del Polesine feudo del Bentivoglio di Ferrara, Giacciano, fu probabilmente commissionata ad Antonio Canova che dovette aᄂdarla alla sua bottega o ad un allievo. Nel 1996 Lucio Scardino aveva per primo riferito a Cincinnato Baruzzi questa stele, citando il catalogo autografo delle opere dello scultore, pubblicato nel 1860, dove la scultura è ricordata, anche se con un’indicazione topografica errata, secondo la quale si troverebbe a Crespino, altra località del Polesine. La documentazione conservata presso la biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna (ASCBo FSCB) permette di confermare questa ipotesi, già avanzata nel 1976 da Giuseppe Pavanello.

Nella sua monografia su Antonio Canova l’autore espungeva il rilievo, ritenendolo opera della scuola, e lo attribuiva a Cincinnato Baruzzi. Dalla contabilità dello studio di via delle Colonnette risulta che la stele, indicata sempre come “Cicognara”, fu realizzata a partire dall’aprile del 1823 e venne saldata dal committente nel dicembre dello stesso anno, quando risultava già incassata e inviata, per una spesa totale di 350 scudi Romani. Del pagamento di 375 scudi fa fede anche una ricevuta di Baruzzi, rilasciata a Giovanni Battista Sartori, che pagò a nome del Cicognara per il completamento del lavoro (AFCP B.3, fasc. 2). La lettura dei pagamenti permette di ipotizzare che l’opera sia stata prodotta interamente in questo periodo, dato che le prime spese si riferiscono al lavoro dello sbozzatore che deve portare il rilievo al livello di lavorazione in cui interviene lo scultore. Il rilievo è una citazione con poche varianti della stele che Antonio Canova scolpì per Domenico Manzoni (Forlì, chiesa della Trinità, 1818). Da essa riprende la figura femminile seduta su uno sgabello dalle forme lineari, che appoggia il volto piangente alla mano destra. Allo scrigno cinerario che compare nella stele Manzoni viene sostituito un cippo sul quale poggia un’urna a forma di vaso, avvolta da ghirlande di fiori. I documenti, che ricordano la scultura anche con il titolo la Pietà materna, permettono di interpretare la scena come il pianto di Adelaide sulla tomba del piccolo Eugenio Bevilacqua, allo stesso tempo la figura può essere intesa come quella di Lucia Fantinati Cicognara, che porta il suo omaggio alla tomba della figlia e del nipotino.

Cincinnato Baruzzi (1796 - 1878), Stele di Adelaide Foscarini Bentivoglio, 1823. Giacciano (Rovigo), chiesa di Sant’Ippolito martire.

Antonella Mampieri

Testo tratto da: A. Mampieri, Cincinnato Baruzzi (1796 - 1878), Bononia University Press, 2014. Fonti: AFCP B.3, fasc. 2; BCABo FSCB 64. Bibliografia: Catalogo delle opere di scoltura eseguite in marmo dal prof. cav. Cincinnato Baruzzi a tutto l’anno 1859, Bologna 1860; G. MAZZINI, Cincinnato Baruzzi. La vita, il tempo, le opere, Imola 1949, p. 70; L. SCARDINO, Un rilievo canoviano in Polesine, in “Ferrariae Decus”, n.s., 1998, 14, pp. 90-95; L. SIGHINOLFI, La vita e le opere di Cincinnato Baruzzi, in Uno scultore neoclassico a Bologna fra Restaurazione e Risorgimento. Il fondo Cincinnato Baruzzi nella biblioteca dell’Archiginnasio, a cura di C. Maldini, Bologna 2006, p. 303.