Melograno

Melograno

Scheda

Uno dei più antichi alberi coltivati nel Mediterraneo, i suoi frutti sono archetipo di fecondità e di abbondanza. Nella tradizione classica è legato al mito di Persefone, alla terra donatrice di frutti e alla vita oltre la morte: il frutto maturo si apre e lascia cadere i propri semi color rubino sulla terra. Compare più volte nell’Antico Testamento accanto alla vite e all’ulivo e la tradizione cristiana ne ha fatto un simbolo dell’unità della Chiesa e della comunione dei santi in ragione della presenza di molteplici grani all’interno delle stesso frutto. E’ divenuto simbolo d’immortalità e di resurrezione. Nel Rinascimento Gesù bambino è spesso rappresentato con una melagrana. Il Ripa mette questo frutto nell’iconografia della Concordia e della Conversazione. Nell’arte funeraria del XIX il frutto di quest’albero è spesso presente nelle ghirlande e nei festoni.

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Gian Marco Vidor, 2008

"Il modo con cui è formato il frutto coronato di questa mirtacea asiatica – specie di favo di scini rossi e aciduli – con evidente rispondenza analogica dà l'imagine della raccolta, della unione. La melogranata "è simbolo convenientissimo della Chiesa di Cristo, la quale contiene dentro il suo seno non solo una grande varietà di nazioni distinte tra loro, ma anche in ciascheduna nazione; ovvero Chiesa particolare, diversi ordini e gradi" (Martini). "Il pomo granato (come racconta Pierio Valeriano nel lib. 54 dei suoi geroglifici) simbolo d'un popolo congregato in un luoco, la cui unione si governa secondo la bassa qualità loro" (Ripa). Noi vorremmo – secondo il più equo concetto moderno – ripetere l'equo concetto antico di Cicerone e dire popolo, cioè "coetus multitudinis juris consensu et utilitatis communione sociatus" (De republ. I – 25). Il melograno era infatti dedicato a Giunone patrona dell'unione delle genti, come si vede nelle medaglie di Mammea: "Juno conservatrix" Gli araldisti usano il melograno come simbolo di concordia. Nei tempi della calamità si adorava dai romani la figura demoniaca di Averruncus (lat. averruncare – rimuovere, allontanare) foggiato a melograna, propizia agli agricoltori e ai cacciatori e talismanica per rimuovere i flagelli delle terre. Il fiore del melograno – in cui si consensano tutti gli incendi del solleone – è elencato come simbolo di onore. Esempio di arme parlante, il regno di Granata portava nel suo emblematico scudo un melograno rosso in campo d'argento." (Testo tratto da: Giovanni Cairo, "Dizionario ragionato dei simboli", Ulrico Hoepli, Milano, 1922, aggiornamento febbraio 2022). Per approfondire il tema della simbologia funeraria ottocentesca cliccare qui.

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Opere

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Pasquale Rizzoli - Cappella Pizzoli
Pasquale Rizzoli - Cappella Pizzoli

Pasquale Rizzoli (1874-1953). Il Genio del fuoco per la cappella Pizzoli, 1913. Certosa di Bologna, Galleria annessa al Chiostro VI.

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