Jussi Carlo

Jussi Carlo

5 settembre 1924 - 5 luglio 1944

Note sintetiche

Titolo di studio: Scuola media secondaria
Causa della morte: Esecuzione
Occupazione: Studente

Riconoscimenti

  • Partigiana/o ( 9 settembre 1943 - 5 luglio 1944)

Onorificenze

  • Medaglia d'Oro al Valor Militare

    Studente universitario abbandonava gli studi per arruolarsi volontario in una formazione partigiana e con essa partecipava ad imprese tanto audaci da sbigottire l'avversario. In compagnia di tre giovani Gappisti attaccava audacemente un gruppo di militari nazifascisti e dopo un'impari lotta cadeva ferito. Incitati i compagni ad allontanarsi li proteggeva col fuoco del suo mitra fino all'esaurimento delle munizioni. Catturato dagli avversari, dopo quindici giorni di martirii e di strazi che non valsero ad estorcergli alcuna rivelazione e fieramente resistendo alla lusinga di aver salva la vita, veniva fucilato. Magnifico esempio di coraggio e di generosa abnegazione.
    Bologna, 5 luglio 1944 

Scheda

Carlo Jussi, da Francesco e Giulia Parmeggiani; nato il 5 settembre 1924 a Milano. Nel 1943 residente a San Lazzaro di Savena. Studente universitario. Militò nella 7ma brigata GAP Gianni Garibaldi. Catturato a seguito di un'azione partigiana compiuta nei pressi di via Solferino (Bologna) venne fucilato dai nazifascisti in Piazza Nettuno a Bologna il 5 luglio 1944. Notizia della sua fucilazione venne data da "il Resto del Carlino" del 16 luglio 1944 in una nota dal titolo "Energica azione contro i terroristi. Altri nove fuorilegge fucilati per ordine del Comando germanico". Col suo nome seguivano quelli dei bolognesi Armando Ghedini, Giuseppe Stanzani, Azzo Tomasi (indicato come "Azzo Tommaso") e Silvio Torri; quelli dei modenesi Francesco Giorgi e Pietro Maletti; quello del reggiano Ivo Pruni e quello di Versic Svonko (residente a Marradi - FI). Gli è stata conferita la medaglia d'oro al valore militare. Riconosciuto partigiano dal 9 settembre 1943 al 5 luglio 1944. Il suo nome è stato dato a una strada di Bologna e a una di San Lazzaro di Savena. [Luigi Arbizzani]

E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della  Certosa di Bologna ed è ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.

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Bibliografia
Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919- 1945)
Albertazzi A., Arbizzani L., Onofri N.S.
1985 Bologna ISB