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Celestino Cavedoni

28 Gennaio 1890 - 26 Maggio 1922

Scheda

Celestino Cavedoni, nato a Mestre il 28 gennaio 1890, morto a Bologna il 26 maggio 1922.
Uscito giovanissimo dal Collegio Boccacci, la fierezza della sua anima desiderosa di libertà lo trasse verso il mare ed egli s’arruolò nella R. Marina. Ufficiale a diciotto anni, fu tra i più animosi nel recare aiuto ai colpiti dal terremoto del 1908.
Due anni dopo per la prima volta viene a contatto con la guerra, inviato nei mari della Cina in un periodo turbolento. Poi fu nel Mar Rosso nell’ultimo anno della guerra libica.
Alla Grande Guerra diede la sua opera avveduta di ufficiale e il suo spirito tenace di combattente, prima in Albania, poi sul Piave. Le sue doti non comuni di attività e di fervore civile gli fecero meritare, dopo la sua iscrizione ai Fasci di Combattimento, la missione delicatissima di propagandista nella zona di Spilimbergo, presso Udine, dove il comunismo costituiva una piaga pressoché insanabile.
Sempre in prima linea, ardito ed instancabile organizzatore di Fasci in tutte le località, lo troviamo nel 1922 nella nostra città fondatore dei Fasci di S. Viola e di Borgo Panigale.
Fece parte anche della commissione esecutiva del Fascio di Bologna. Fu anima altera, audace, nobilissima.
Cadde ucciso dallo scoppio d’una bomba sipe durante un’azione in località Malcantone.

Estratto dal libretto "Alzabandiera"
A cura del gruppo di propaganda del GUF di Bologna
Settembre 1933