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Castel del Rio, (BO)

1919 | 1943

Insediamento

Schede

Per la prima volta, i socialisti nelle elezioni amministrative del settembre 1920 videro eletti 16 consiglieri di maggioranza mentre 4 consiglieri di minoranza andarono al giovane Partito Popolare Italiano. I votanti su 1.076 furono 683. Il primo eletto della maggioranza ebbe 613 voti (90,27%), mentre il primo eletto della minoranza ebbe 66 voti (9,73%). Il 6 ottobre fu eletto il sindaco nella persona di Giovanni Morara. Nel giugno del 1921, in seguito a ripetute minacce da parte dei fascisti locali, il sindaco e tutto il consiglio si dimisero. Da quel momento fino al 3 gennaio 1923, il comune fu gestito da un Commissario prefettizio. Seguì un consiglio comunale sortito dopo elezioni a cui parteciparono solo liste fasciste o apparentate e poi, dal 1927, iniziò l'era dei Podestà.

Col fascismo al potere dall'ottobre 1922, continuarono le repressioni contro le organizzazioni e gli uomini d'opposizione. Ancora prima del varo delle leggi eccezionali, l'8 ottobre 1926 l'ex sindaco Morara (classe 1866) venne arrestato con l'accusa di "riorganizzazione del PCI e propaganda sovversiva" assieme ad altri 276 antifascisti della zona imolese. Dopo l'istituzione del Tribunale Speciale, 19 di questi arrestati vennero processati per un "delitto" compiuto prima della promulgazione della legge. Morara, il 23 luglio 1927, venne condannato a 3 anni di galera ed a 3 anni di sorveglianza speciale. Francesco Zanotti (classe 1883), nativo di Castel del Rio, fu anch'egli processato e condannato due volte dal Tribunale Speciale, nel 1931 e nel 1939, a 4 e a 5 anni di carcere (Aula IV). Armando Baraccani (classe 1885), nato a Castel del Rio, emigrò all'estero nel novembre 1936 e partecipò nelle brigate internazionali che combatterono in Spagna contro i rivoltosi capeggiati dal generale Francisco Franco, in difesa di quella repubblica. Rientrato in Italia nel 1940, il 5 giugno, venne arrestato e il 9 luglio fu assegnato al confino di polizia nell'isola di Ventotene per due anni (Spagna e Dizionario). Durante i mesi dell'occupazione tedesca e della vita della RSI, la popolazione e i partigiani alidosiani, legarono la loro storia al Monte Faggiola (alto m 1.031 s.l.m.) dominante il territorio compreso fra le strade di valico della Montanara e dei Mandrioli e collocato in terra toscana, al confine sud di Castel del Rio.