Schede
La scomparsa via Carrara andava da via delle Lame a ponente verso le mura della città. Qui, nei pressi di un baraccano, detto di S. Nicolò o Carrara, confluiva nelle Mura di porta San Felice.
Era via antichissima, già presente come Carara nei documenti del XIII secolo.
Nel XIX secolo una strada sterrata, quasi un sentiero. Fu comunque ufficializzata dalla riforma toponomastica napoleonica e confermata da quella postunitaria del 1873-78 che però la declassò a vicolo Carrara.
Abbastanza intuitivo il significato dell'odonimo legato al passaggio di carri.
La via, rimaneggiata tra le due guerre, in seguito alla ristrutturazione della viabiità cittadina che portò la creazione di nuove strade (via Giovanni Brugnoli, via Luigi Calori, via Gian Domenico Cassini - che poi diventerà via Libero Battistelli), scomparve definitivamente con l'apertura di Piazza Manfredi Azzarita.
