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Maria Cantarelli

Attiva tra 1811 e 1822 - [?]

Scheda

Maria Cantarelli, soprano.

Al debutto, nel 1811 a Lodi con La donna di più caratteri di Guglielmi figlio, "tanta fu la fortuna che ottenne, la dolcezza e la flessibilità dell’armoniosa sua voce e la maestria del canto, che parve superare le più esperte attrici" (Il Redattore del Reno 3 aprile 1811). Era ancora nell’ambito delle speranze nel gennaio del 1812 a Vicenza sua patria (Il Giornale del Dipartimento del Reno 28 gennaio 1812), ma già qualche mese dopo a Venezia era Giulia nella prima della Scala di Seta di Rossini e l’anno dopo ad Ancona, con I pretendenti delusi di Mosca al Teatro della Fenice, sembrava essere entrata decisamente in carriera: "Prima donna, piace per il brio della sua azione, ottimo portamento, bel taglio di persona, non che per il suo cantare facile e preciso" (Il Giornale del Dipartimento del Reno 26 gennaio 1813).

Una recensione del 1815, dal Teatro Carignano di Torino, ne loda "la voce agile e intuonata, lo stile di canto ed il sceneggio naturale e vivace (Giornale di Venezia, 22 settembre 1815). E nel 1820, a Napoli, nell’Agnese di Fitzhenry di Paer, i suoi "soavissimi accenti giungono tutte le sere a chiamare qualche lagrima sul ciglio di chiunque ha cuore a bella pietà disposto" (La Gazzetta di Bologna 13 luglio 1820). Nel 1822 era a Bologna al Teatro del Corso con Il barone di Dolsheim di Pacini, ed era l’unica che prendeva gli applausi del pubblico (La Gazzetta di Bologna 14 settembre 1822).

Testo tratto da 'Un mondo di musica: concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento', a cura di Maria Chiara Mazzi, Bollettino del Museo del Risorgimento di Bologna, 2014.